MotoGP
MotoGP, Fabio Quartararo: “Penso che la Yamaha debba essere in allarme se la moto 2019 va meglio della 2020…”
Il Gran Premio della Comunità Valenciana, tredicesimo e penultimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2020, non ha fatto altro che acuire la crisi nera nella quale è sprofondato Fabio Quartararo. Il francese ha detto ufficialmente “addio” ai sogni di titolo già in curva 2, la “Mick Doohan”. Un nome leggendario di un pilota che non sbagliava mai. Nelle ultime settimane, invece, “El Diablo” di passi falsi ne ha compiuti davvero a profusione, ultimo quello di oggi, che lo ha visto finire mestamente nella ghiaia del tracciato intitolato a Ricardo Tormo. Il pilota che, dopo la doppietta di Jerez, sembrava pronto a dominare la scena, è evaporato e questo campionato se lo porterà nel cuore con tantissima amarezza.
“Nel complesso il weekend è stato davvero difficile – conferma a Speedweek – Non so cosa dire. Da Le Mans in avanti non ho più avuto feeling con la mia moto. Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione per ripartire. Siamo stati competitivi solo a Jerez e Barcellona, nelle altre piste siamo stati troppo in difficoltà”. L’analisi del 2020 del nativo di Nizza è inevitabile: “Mi sono allenato duramente, anzi più che mai durante il lock-down. Quindi mi sono adattato al ritmo più velocemente degli altri. Dopo un buonissimo inizio a Jerez, siamo calati. Ora poi… non lottiamo nemmeno più per la vittoria, solamente per piazzamenti tra il decimo e dodicesimo posto ed è davvero frustrante. Ma, soprattutto, incomprensibile”.
La gara odierna non è stata che un altro capitolo del suo disastroso finale di stagione. “Potevo cadere già dopo due curve. Ho frenato tardi e ho quasi centrato Maverick Vinales. C’è mancato poco, ma già dai primi metri avevo la sensazione che qualcosa non andasse. Purtroppo tutto è finito al sesto giro”. Il pilota francese prosegue nella sua disamina: “Siamo qui a Valencia da due settimane, ma non siamo mai migliorati. Nessun cambiamento alla moto ha fatto la differenza. Nessuno. Forse dovremmo procedere con una impostazione base in futuro”.
Colpisce l’attuale differenza di prestazioni tra il nizzardo e Franco Morbidelli. “Non è frustrante per me, penso che lo sia per la Yamaha. Ti aspetti che una nuova moto funzioni meglio o almeno allo stesso livello della vecchia, invece non c’è paragone, la 2019 va decisamente più forte. Franco poi ci sta mettendo del suo e continua a crescere a suon di podi e vittorie. Si sta meritando tutto questo”.
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