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MotoGP, GP Portogallo 2020: il circuito di Portimao ai raggi X

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Siamo giunti all’ultima tappa del Mondiale MotoGP 2020. Tutto è pronto per il Gran Premio del Portogallo, che andrà a far calare il sipario su questo campionato così particolare. Lo scenario del gran finale, poi, sarà davvero magnifico. 4563 metri, 15 curve, tanti sali-scendi ed un lay-out quasi unico nel suo genere. Stiamo parlando dell’Autódromo Internacional do Algarve di Portimao, dove domenica si disputerà l’atto conclusivo del Motomondiale 2020.

La tappa lusitana torna in calendario dopo 8 anni, dato che l’ultima edizione si è corsa nel 2012 con il successo di Casey Stoner, ma si è sempre disputata all’Estoril. Portimao è una vera e propria new entry, che merita di essere raccontata con dovizia di precisione. Andiamo, quindi, a conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche di questa pista così particolare.

Si incomincia con un lungo rettilineo che presenta una parte iniziale in leggera salita, prima di una discreta discesa che coincide con l’ingresso di curva 1 la “Primeira” a destra. Si passa dai 320kmh ai 150 con un nuovo breve allungo in vista di curva 2, una piega sempre verso destra, che precede il tornantino “Lagos” sempre a destra, per una curva 3 che vedrà i piloti passare dai 220kmh agli 80. In uscita si va decisamente in salita verso curva 4, verso sinistra, da affrontare a circa 140-150 kmh per prendere nel migliore dei modi il secondo rettilineo del tracciato portoghese.

Si torna a spingere raggiungendo nuovamente i 290kmh prima di una nuova picchiata che precede curva 5 la “Torre Vip” un tornantino davvero complicato da basse velocità con un banking che complicherà la vita ai piloti. Si torna a salire per un nuovo allungo che vede anche la leggera piega di curva 6 (si sarà già attorno ai 210kmh) quindi curva 7 verso destra ancora da 200kmh prima di curva 8 a breve distanza con la “Samsung” da 120kmh che, nuovamente, precede un tratto in salita.

Si apre un nuovo settore veloce, in netta discesa, con la curva 9, la “Craig Jones” da vivere con il cuore in gola senza la minima chance di errore, quindi nuova salita verso curva 10 la “Portimao” a doppio raggio, nella quale si passerà da 250 a 100kmh. Si torna in discesa verso curva 11 anche in questo caso con il gas in pieno, verso sinistra, da 220 kmh, prima di una nuova brusca frenata per curva 12, un altro tornantino da basse velocità. Si entra nell’ultimo settore molto tecnico. Si torna verso i 150kmh prima di curva 13, un lungo tornantino verso destra da circa 100kmh con le vetture che in uscita potranno scorrere in accelerazione verso l’ultimo tratto con la “Galp” curva 14, verso destra, da vivere in piega continua, che rimette i piloti sul rettilineo conclusivo.

 

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Foto: Lapresse

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