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MotoGP, Joan Mir a un passo dal titolo iridato. A Valencia basterebbe il suo ottavo podio stagionale per chiudere i conti

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Joan Mir è ormai ad un passo dal suo primo titolo iridato in MotoGP, il secondo complessivo nel Motomondiale dopo il trionfo del 2017 in Moto3. Il 23enne spagnolo della Suzuki occupa infatti abbastanza saldamente la prima posizione nella classifica generale del Mondiale con 37 punti di vantaggio sui suoi primi inseguitori Fabio Quartararo e Alex Rins quando mancano due sole gare al termine della stagione. Un margine di sicurezza notevole che gli potrebbe consentire di gestire la situazione senza correre grandi rischi tra Valencia 2 e Portimao, anche se in un campionato così pazzo ed imprevedibile sarebbe meglio chiudere i conti già al termine del prossimo GP della Comunità Valenciana per non doversi giocare tutto nell’ultimo atto.

Cosa deve fare quindi Joan Mir per garantirsi la certezza aritmetica del titolo con un round di anticipo? Al maiorchino classe 1997 basterebbe salire sul podio domenica in quel di Valencia. A prescindere dai piazzamenti dei suoi rivali ancora in lizza per il campionato, sarebbe infatti sufficiente arrivare nelle prime tre posizioni al traguardo di Valencia 2 per evitare calcoli (clicca qui per tutte le combinazioni) e per poter festeggiare il titolo mondiale già al suo secondo anno nella classe regina con Suzuki. Alla luce della sua recente vittoria (la prima della carriera in MotoGP) ottenuta domenica scorsa proprio sul circuito Ricardo Tormo i presupposti per una top3 sono abbastanza incoraggianti, ma attenzione perché il prossimo weekend di gara sarà completamente diverso dal precedente e quindi non scontato.

L’unica costante è rappresentata dal lay-out della pista, ma le condizioni meteo (complicatissime venerdì e sabato scorso) si preannunciano ottimali e di conseguenza i team potranno finalmente lavorare sull’asciutto dalla prima all’ultima sessione del fine settimana valenciano. Suzuki, ed in particolare Mir, dovrà quindi affrontare una qualifica asciutta in cui sarà molto difficile guadagnare un posto nelle prime due file in griglia come avvenuto in occasione del GP d’Europa. Il leader del campionato ha infatti al momento come unico punto debole la velocità pura sul giro secco, perciò il suo obiettivo per sabato sarà quello di difendersi (entrando almeno in terza fila) per poi mettere in evidenza le sue qualità sulla lunga distanza in gara andando a caccia del settimo piazzamento sul podio di seguito sull’asciutto (l’ottavo nel 2020). Il nativo di Palma di Maiorca vanta già tre podi (due secondi posti in Moto3 ed un primo in MotoGP) in carriera a Valencia nel Motomondiale su cinque partecipazioni, a testimonianza di un feeling notevole con il tracciato di Cheste.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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