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MotoGP, Joan Mir: “La cosa più importante oggi era entrare nei 10. Motori Yamaha? Non ha senso penalizzare solo le squadre…”

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Bilancio positivo al termine della prima giornata di prove libere del Gran Premio d’Europa 2020 per Joan Mir, capace di entrare per un soffio nella top10 della classifica combinata prenotando di fatto un posto per il Q2 senza dover passare dal Q1. Lo spagnolo della Suzuki si è confermato in difficoltà sul bagnato anche a Valencia stamattina in FP1 (17°), per poi salire di colpi nel momento più importante di giornata nel time-attack sull’asciutto al termine della sessione pomeridiana. Il leader del campionato si è quindi difeso alla grande in un contesto molto complesso per le caratteristiche sue e della Suzuki, perciò può guardare con fiducia al prosieguo di un weekend fondamentale per le sue speranze di titolo in questo Mondiale MotoGP 2020.

È stata una giornata difficile per tutti – dichiara il 23enne maiorchino al termine delle prove libere odierne (fonte: Gazzetta dello Sport) – Ci servono alcuni aggiustamenti per trovare un po’ di grip, ma la cosa più importante era quella di entrare nei 10 e senza un errore alla prima curva potevo anche fare meglio. I motori Yamaha? Ho la mia opinione, ma non voglio entrare troppo nella polemica anche perché la questione non è nelle mie mani e non la posso controllare. Preferisco invece concentrarmi su come vincere il titolo con tutti i piloti in pista, anche se penalizzare solo le squadre e non i corridori non ha senso: non è la prima volta che certe decisioni dei giudici non rendono felici tanti di noi“, conclude Mir a proposito della decisione di penalizzare Yamaha nei campionati team e costruttori (ma non in quello piloti) per aver utilizzato motori irregolari in avvio di stagione.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: LaPresse

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