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MotoGP, pagelle GP Europa 2020: Joan Mir si consacra, Quartararo affonda, Vinales fa quel che può, Rossi iellato

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Joan Mir ha vinto il Gran Premio d’Europa, dodicesimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2020 e ha centrato la consacrazione che tanto attendeva. Sul tracciato di Valencia si sono scritte alcune pagine davvero negative, Fabio Quartararo su tutti, mentre Maverick Vinales e Valentino Rossi sono stati bersagliati dalla sfortuna. Ottimo ancora una volta Alex Rins, bene Pol Espargarò, male Ducati e Franco Morbidelli per colpa delle gomme. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della corsa disputata sul circuito intitolato a Ricardo Tormo, per scoprire chi si è comportato meglio e chi, invece, finisce dietro la lavagna.

LE PAGELLE DEL GRAN PREMIO D’EUROPA 2020 – MOTOGP

JOAN MIR (SUZUKI) 10: vince la prima gara della carriera, centra il sesto podio nelle ultime sette gare, allunga a 37 il margine di vantaggio in classifica generale su Fabio Quartararo e (libero di fare tutti gli scongiuri possibili) ipoteca il titolo iridato con 50 punti ancora sul piatto. Vince con pieno merito grazie ad una Suzuki (voto 10) che appare ormai dominante (non faceva doppietta da Hockenheim 1982, mentre nel complesso ha toccato quota 11 podi, come non succedeva dal 1993), l’unica moto capace di puntare al massimo in ogni condizione e tracciato. Il giovane spagnolo non si fa giocare un brutto scherzo dalla pressione e finalmente può festeggiare. Per il titolo, forse, occorrerà solamente un’altra settimana.

ALEX RINS (SUZUKI) 9: il catalano conclude a 651 millesimi da Joan Mir al termine di una gara impeccabile, e non è certo l’unica nelle ultime settimane. Ha un solo intoppo con una scalata saltata in ingresso curva, e il compagno lo supera immediatamente. Prima e dopo eccellente. Senza i problemi fisici iniziali, per il titolo ci sarebbe stato anche lui quest’anno.

POL ESPARGARO’ (RED BULL KTM) 8: podio brillantissimo per il catalano, che chiude a poco più di un secondo dalla vittoria. Dopo diverse gare opache torna alla ribalta e si conferma ai piani alti.

TAKAAKI NAKAGAMI (LCR HONDA) 7: ancora un quarto posto per il giapponese che si rifà dopo la caduta di Aragon 2. Il portacolori del team LCR è sempre più una certezza della categoria. Gli manca solo il guizzo giusto.

ANDREA DOVIZIOSO (DUCATI) 5: ormai il suo finale di stagione da separato in casa assomiglia ad un triste e lungo addio alla Ducati. Arriva ottavo al traguardo, con la sensazione che, quantomeno, ci metta la grinta. Certo che il morale del romagnolo dev’essere davvero sotto i tacchi.

MAVERICK VINALES (YAMAHA) 6: chiude tredicesimo a 25 secondi dalla vetta, ma le attenuanti sono infinite. Deve partire dalla pit-lane non certo per colpe sue, inoltre ha un box decimato dal Covid. In queste condizioni era impossibile fare di più, specialmente in una pista come Valencia nella quale i sorpassi non sono certo semplici.

FRANCO MORBIDELLI (YAMAHA PETRONAS) 4.5: gara davvero da dimenticare. Chiude undicesimo a 17 secondi senza dare mai la sensazione di essere della partita. Le gomme non vanno ed il vincitore di Aragon 2 deve remare fino al traguardo.

FABIO QUARTARARO (YAMAHA PETRONAS) 3: chiude la sua gara dopo nemmeno un giro (anche se agli annali passerà alla storia come 14°). Prosegue il suo momento pessimo con un errore davvero banale. Sapeva benissimo che le gomme erano ancora fredde, ma perde la moto e, soprattutto, rischia di aver gettato alle ortiche tutte le chance di titolo. Un titolo che, fino a qualche mese fa, sembrava nelle sue mani. Dopo la doppietta iniziale di Jerez, il francese è letteralmente evaporato gara dopo gara, con un rush finale nel quale ha sofferto veramente troppo. 50 punti nelle prime 2 gare, 75 nelle successive 10.

VALENTINO ROSSI (YAMAHA) S.V.: la moto lo abbandona dopo pochi chilometri, come successe a Jerez. Il “Dottore” aveva fatto i salti mortali per tornare in gara a Valencia ma, davvero, non gliene è andata dritta una, dalla pioggia alla rottura di oggi. E dire che fino a quel momento aveva anche risalito qualche posizione.

FRANCESCO “PECCO” BAGNAIA (DUCATI PRAMAC) 4: ancora una caduta nelle prime fasi di gara. Da qualche settimana sembra un lontano parente di quello brillante e spesso dominante che avevamo ammirato a settembre. A Misano sembrava l’unico in grado di guidare la Ducati, ora la GP20 sembra aver messo in ginocchio anche lui.

ALEX MARQUEZ (HONDA) 5: stava disputando una gara quasi anonima attorno alla nona posizione, spreca tutto cadendo in curva 1 subito dopo il sorpasso subito da Andrea Dovizioso.

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Foto: LaPresse

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