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MotoGP, Valentino Rossi paga la lunga assenza. Ritmo alto con una Yamaha che riesce a guidare solo Morbidelli

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Valentino Rossi si è dovuto accontentare di un mesto 12mo posto nel GP di Valencia 2020, penultima tappa del Mondiale MotoGP che è andata in scena oggi pomeriggio sul circuito intitolato a Ricardo Tormo. Il Dottore è però stato lapidario nelle dichiarazioni rilasciate al termine della gara: “Non sono mai stato così contento per un dodicesimo posto“. Il motivo è molto semplice: il centauro di Tavullia è riuscito a tornare a punti dopo ben sei gare (quattro ritiri e due assenze per positività al Covid-19) e questi quattro punti racimolati rappresentano una ripartenza, dopo essere scattato dalla 16ma piazzola sullo schieramento di partenza.

Una gara anonima per il centauro di Tavullia, ma l’importante era evitare problemi meccanici e cadute, che hanno caratterizzato la seconda parte di stagione del 41enne. Valentino Rossi ha dichiarato ancora una volta che la Yamaha non lo ascolta e la moto non migliora, palesando un po’ le stesse criticità che si vedono da un paio di anni: è vero che la scuderia di Iwata ha vinto sette gare nel 2020, ma il Mondiale è finito in casa Suzuki grazie alla regolarità dello spagnolo Joan Mir. I motori sono congelati per regolamento, ma si può intervenire su altri aspetti per cercare di migliorare un mezzo in vista del 2021, quando il nostro portacolori si accaserà alla Yamaha Petronas, affiancando Franco Morbidelli.

Proprio quel Franco Morbidelli che oggi ha vinto la gara (la terza stagionale) ed è secondo in classifica generale, anche se purtroppo non può più coltivare ambizioni di titolo iridato. Il romano è stato un po’ discontinuo a causa proprio della moto, che su alcuni circuiti steccava completamente e che in alcune occasioni è parsa guidabile soltanto da un pilota del proprio team, ma non è mai stato Valentino Rossi. Il 41enne ha pagato anche la lunga inattività dovuta al Covid-19 e alla rottura del motore di settimana scorsa. Ora l’ultima gara di Portimao, poi bisognerà già puntare il mirino sulla prossima stagione perché il Dottore ha ancora qualcosa da dire, sempre se a Iwata ascolteranno i suoi consigli di cura.

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Foto: Lapresse

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