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NASCAR Cup Series, Chase Elliott festeggia il primo titolo in carriera 32 anni dopo il padre

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Chase Elliott è il nuovo campione della NASCAR Cup Series! Il #9 dell’Hendrick Motorsport  ha vinto il ‘Championship 4’ di Phoenix, la finale del campionato. La seguitissima serie statunitense incorona per la prima volta il nativo dello Stato della Georgia. Elliott, vincitore per cinque volte in questo 2020, ha stappato ai rivali il titolo nei 312 passaggi che hanno completato una storica stagione per la Cup Series

Il figlio di Bill Elliott, campione della categoria nel 1988, inserisce nella propria bacheca il titolo dopo una prova perfetta. Il Championship decidere  ha visto Elliott scattare dall’ultima posizione e recuperare giro dopo giro fino al primo posto. Il pilota Chevrolet ha dettato il passo nella Final Stage, frazione in cui non ha avuto rivali. Il ‘mago dei road course’ diventa il terzo pilota più giovane di sempre ad imporsi nella Cup Series, un successo che ricorda molto l’inizio dell’ascesa di un nome storico come Jeff Gordon.

Brad Keselowski, Joey Logano e Denny Hamlin escono sconfitti dal ‘Championship 4’. I primi due, #2 e #22 del Team Penske, completano un’ottima annata, una stagione che spesso li ha visti nelle parti alte della classifica. Il campione 2012 ed il vincitore del titolo nel 2018 chiudono dunque un discreto anno, ma nulla di incredibile.

Chi avrebbe meritato il titolo nella competizione di ieri è senza dubbio Denny Hamlin. Il #11 del Joe Gibbs Racing si è conteso per la seconda volta in carriera il titolo nell’ultimo decisivo round. Il nativo dello Stato della Florida si ‘consola’ con sei vittorie al termine dell Cup Series 2020 ed il terzo sigillo nella Daytona 500, la gara più importante e prestigiosa della NASCAR.

Il più deluso al termine della Cup Series 2020 è Kevin Harvick. Il #4 dello Stewart-Haas Racing ha portato per nove volte in 36 eventi la propria Ford Mustang nella victory lane, ma non è riuscito ad accedere alla finale di Avondale. Il campione 2014 ha meritatamente conquistato la regular season prima di perdersi nei Playoffs. Nelle ultime 10 competizioni, il #4 del gruppo ha infatti vinto solo in due occasioni, entrambe nel ‘Round of 16’. Dopo le affermazioni di Darlington (South Carolina) e Bristol (Tennessee), prove appartenenti alla prima fase dei Playoffs, Harvick, a segno nella prova che ha ripreso la stagione dopo l’emergenza sanitaria, è il grande sconfitto al termine di un campionato che sembrava aver trovato il suo padrone.

Al termine della stagione segnaliamo un altro pilota che ha qualcosa da recriminare: Kyle Busch. Il #18 del Joe Gibbs Racing, ha rischiato in questo 2020 di non riuscire a vincere nemmeno una corsa. Il sigillo in quel di Forth Worth in novembre ha spezzato un digiuno che durava dall’evento dell’Homestead-Miami (Florida) dello scorso anno, competizione che lo incoronò per la seconda volta campione della Cup Series. L’alfiere della Toyota ha perso la possibilità di proseguire il proprio cammino nei Playoffs al Charlotte Roval (North Carolina), evento in cui è stato protagonista di una strategia alternativa che non ha pagato. Il #18 del gruppo è chiamato a rifarsi il prossimo anno a partire dalla Daytona 500, il trofeo che manca nell’imponente bacheca di ‘Rowdy’.

Ottimo 2020 per Martin Truex Jr (Gibbs #19), Kurt Busch (Ganassi), Alex Bowman (Hendrick Motorsport #88) e Ryan Blaney (Penske #12). Tutti questi piloti sono riusciti a vincere almeno una corsa e chiudono una stagione da protagonisti.

L’annata appena conclusa ha visto, finalmente, i giovani conquistare degli importanti risultati. Il primo in lista è Cole Custer. Il vincitore della classifica rookie, dopo un inizio anno abbastanza difficoltoso, ha stupito tutti con una bellissima affermazione in Kentucky. Il #41 di casa Haas è riuscito ad accedere ai Playoffs, un obiettivo per nulla scontato dopo le prime apparizioni.

In occasione della Coca Cola 400, la prova estiva che annualmente si svolge a Daytona, abbiamo assistito alla prima gioia in Cup Series per William Byron #24. Il nativo di Charlotte dell’Hendrick Motorsport ha dato spettacolo in Florida e dopo tre anni è riuscito a vincere nella seguitissima serie statunitense. Byron sta indubbiamente crescendo ed è chiamato a confermarsi nel prossimo anno.

Sono altre tre le sorprese del campionato. Il primo è Matt DiBenedetto. Il portacolori del Woods Brothers Racing, la squadra satellite di Penske, ha sfiorato in più occasioni il primo successo in carriera. Il #21 del gruppo è chiamato ad una conferma il prossimo anno, stagione che potrebbe rivelarsi decisiva per il suo futuro. Ricordiamo infatti che il pilota Ford dovrà lasciare nel 2022 la propria auto ad Austin Cindric, campione della NASCAR Xfinity Series 2020.

Ottimo esordio con la Chevrolet Camaro #8 del Richard Childress Racing per Tyler Reddick. Il due volte campione dell’Xfinity Series, ha esordito alla grande con un team che, obiettivamente, non è uno dei migliori del lotto. Da evidenziare il ritorno al successo del compagno di squadra Austin Dillon. Il #3 del gruppo, a segno nella Daytona 500 del 2018, ha firmato la terza vittoria in carriera nella Cup Series in occasione della tappa estiva in Texas, un risultato totalmente inatteso. Dillon ha chiuso la stagione al 10° posto assoluto, una prestazione oltre le aspettative.

Delusione invece per Erik Jones. Il #20 del Joe Gibbs Racing non è riuscito a convincere la squadra e dal 2021 non farà più parte della formazione di punta di Toyota. Il nativo dello Stato del Michigan lascerà spazio il prossimo anno a Christopher Bell, pilota su cui Gibbs Racing punta molto dopo le ottime prestazioni mostrate in Xfinity ed in Cup Series al termine del primo anno full-time con la Toyota #95 del Leavine Family Racing.

Con l’epilogo di Phoenix, la NASCAR saluta tre grandi personaggi del proprio gruppo. Il primo da segnalare è Clint Bowyer. Il #14 dello Stewart-Haas Racing ha deciso di terminare la propria carriera per dedicarsi all’impegno di opinionista per Fox Sport. Dopo 16 anni di corse, 541 partenze, 4 pole e 10 successi, Bowyer lascia spazio a Chase Briscoe, protagonista dell’Xfinity Series 2020.

Il secondo a lasciare, questa volta definitivamente, è Matt Kenseth. Il nativo dello Stato del Wisconsin, campione della Cup Series 2003 e due volte vincitore della Daytona 500, era stato chiamato durante l’emergenza sanitaria per rimpiazzare Kyle Larson. Ricordiamo infatti che l’ex titolare della Chevrolet Camaro #42 del Chip Ganassi Racing è stato escluso dal mondo NASCAR per aver utilizzato un epiteto razziale durante una competizione su iRacing, noto simulatore di guida americano. Il californiano, in pista dal 2021 con la Camaro #5 dell’Hendrick Motorsport, ha lasciato spazio all’esperto Kenseth che dopo la competizione di domenica saluta la categoria
Ricordiamo che sulla Chevrolet #42 nel 2021 salirà Ross Chastain, protagonista dell’Xfinity Series.

In occasione della Brickyard 400, la corsa che annualmente si svolge ad Indianapolis (Indiana), la NASCAR ha visto la prima assenza in 20 anni di Jimmie Johnson. Il #48 dell’Hendrick Motorsport, ritirato al termine di quest’anno, ha saltato l’evento nello Stato dell’Indiana dopo aver contratto il Coronavirus. Dopo 20 anni di onorata carriera, 7 titoli nella Cup Series, 83 sigilli e 686 partenze, Jimmie lascia le ruote coperte per dedicarsi ad un impegno parziale nell’IndyCar Series con Ganassi.

Johnson ha segnato la storia della Cup Series, unico nell’era moderna a vincere sette titoli ed a eguagliare Dale Earnhardt Sr e Richard Petty, leggende della NASCAR. Alex Bowman avrà l’onore di guidare la Camaro #48 nel prossimo anno, una vettura che per sempre sarà accostata al pluricampione californiano.

In un anno ricco incognite, la NASCAR Cup Series ha gestito al meglio l’emergenza sanitaria e come da programma originale ha portato a temine tutte le 36 competizioni in calendario. Dopo una serie di modifiche e l’organizzazione di alcune prove infrasettimanali, il campionato è stato regolare ed a Phoenix i 4 protagonisti ci hanno regalato una finale incredibile. La NASCAR si prepara per un paio di mesi di pausa, ma Daytona è alle porte per un nuovo inizio!

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Foto: LaPresse

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