Rugby
Rugby, Autumn Nations Cup: una brutta Italia si scioglie davanti alla giovane Francia
Non bastano 11 esordienti e una squadra completamente rivoluzionata di fronte all’Italia per battere la Francia. Non arriva la vittoria contro una squadra del Sei Nazioni che manca dal 2015 e l’Italia perde malamente e nettamente contro i giovani Bleus, chiudendo con 2 ko su 2 sul campo questa prima fase dell’Autumn Nations Cup. Italia che chiuderà tra una settimana contro il Galles.
Parte meglio la Francia, che nei primi minuti preme l’Italia nella sua metà campo, la obbliga a un fuorigioco e dalla piazzola Matthieu Jalibert dà il primo vantaggio ai padroni di casa dopo 3 minuti. Insiste la Francia, è troppo fallosa l’Italia, ma resistono gli azzurri e dopo qualche minuto finalmente possono risalire il campo. Nulla di fatto, con la Francia che gioca meglio anche al piede e tiene l’Italia lontana territorialmente. Al 14’ pessimo calcio di Trulla che esce direttamente e regala una touche in attacco per la Francia. Italia schiacciata in difesa, con i Bleus che fanno la partita mentre gli azzurri sono obbligati a usare costantemente il piede per uscire dai propri 22 metri.
Italia che, dunque, si affida principalmente a Garbisi in fase di possesso, ma al 23’ gli azzurri iniziano a imbastire una lunga azione, con Zanon a cercare un paio di sfondamenti, poi break fantastico di Garbisi, offload per Carlo Canna e il centro va a segno al largo dopo una bellissima azione. Italia avanti 5-3 dopo l’errore dalla piazzola di Garbisi. Italia che cresce difensivamente e in mischia e, così, allenta la pressione transalpina. Anzi, insiste l’Italia in attacco, arriva sui cinque metri, una serie di ripartenza dalla ruck a esplorare tutto il campo nella orizzontale, ma alla fine arriva il tenuto di Mbandà e nulla di fatto. Un calcio sbagliato di Garbisi riporta la Francia in zona rossa ed è Trulla a dover annullare il pallone in area di meta, dando però una mischia sui 5 metri ai Bleus. E dalla mischia è Danty a spingere con prepotenza e a spingere i due difensori azzurri fino a dentro l’area e a schiacciare per il 10-5 per i padroni di casa al 36’. Anche se la tattica dei calci non sembra premiare l’Italia, troppo a lungo schiacciata in difesa, palla in mano gli azzurri risalgono bene il campo e con un fallo a favore ottengono una touche sui 5 metri. Ma Minozzi fa avanti su un brutto pallone e nulla di fatto e si va al riposo con la Francia a +5.
Di nuovo in attacco la Francia a inizio ripresa, ma subito ottima difesa azzurra che respinge il pericolo. Italia ancora in sofferenza nei punti d’incontro, con i transalpini che mettono costantemente le mani in ruck. Italia che prova a rispondere con le folate di Sperandio e di Mori, entrato al posto di Canna, ma prevale il gioco al piede e un po’ di confusione in campo. Al 52’ a Trulla quasi riesce un intercetto decisivo, ma per Nigel Owens è un avanti volontario e arriva il giallo per il giocatore. Poco dopo lo stesso Owens grazia un giocatore francese per un fallo che meritava anch’esso l’ammonizione. E al 55’ crolla l’Italia. Touche per gli azzurri, palla persa che viene presa da Gabin Villiere che vola velocissimo, sorprende la difesa azzurra e meta del 17-5. Italia, dunque, chiamata a reagire dopo una meta che evidenzia troppo come questi azzurri siano troppo molli in campo contro una Francia che sicuramente non è imbattibile.
Italia che, invece, soffre ancora e un fallo di Violi su Thomas dà un’altra touche sui 5 metri per i Bleus. E dalla maul seguente arriva la quarta meta francese con Serin che chiude virtualmente il match. E subito dopo è anche Thomas a segnare, ancora una volta con la difesa azzurra che si fa bucare nettamente, palla che arriva all’ala e Francia che scappa via sul 29-5. Il resto è solo garbage time, inutile, per arrivare all’80’ per l’ennesima brutta sconfitta di un’Italia incapace di reggere contro una Francia inesperta, ma ai Bleus basta e avanza. E a tempo scaduto arriva la meta di Sekou Macalou per il 36-5 finale.
[sc name=”banner-article”]
CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DI RUGBY
duccio.fumero@oasport.it
LA NOSTRA STORIA
OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Ettore Griffoni – LPS