Rugby
Rugby Championship: il Sudafrica firma fino al 2030 e “tiene” l’Italia nel 6 Nazioni
Il Sudafrica nel Sei Nazioni al posto dell’Italia? No, almeno per altri 10 anni. Le voci che si rincorrevano da mesi e le opinioni non richieste degli esperti ovali britannici sono state smentite ieri, quando la Saru, la Federazione sudafricana di rugby, ha annunciato di aver firmato il rinnovo del contratto con la Sanzaar fino al 2030 per la partecipazione al Rugby Championship.
Il Sudafrica quest’anno non partecipa al torneo con Nuova Zelanda, Australia e Argentina a causa dell’emergenza Covid-19, ma la rinuncia aveva dato fiato a chi si aspettava un addio definitivo al torneo e il passaggio, a breve, nel Sei Nazioni. Gli indizi, in realtà, c’erano tutti. Da un lato le franchigie sudafricane che stanno abbandonando il Super Rugby per entrare nel Guinness Pro 14, dall’altro una questione televisiva, con il fuso orario tra Sudafrica ed Europa che è più appetibile di quello con le Nazioni del Rugby Championship. Ma due indizi non fanno ancora una prova.
L’annuncio che il Rugby Championship continuerà a quattro squadre – anche se la Sanzaar sta valutando importanti novità nella gestione del rugby downunder nei prossimi anni – cancella dunque la chance che il Sudafrica entri a far parte del Sei Nazioni. Un’ipotesi che aveva spaventato molti in Italia, perché gli Springboks sarebbero un’alternativa credibile – sia dal punto di vista sportivo sia commerciale – agli azzurri a differenza di quelle Nazionali, dalla Georgia alla Romania, che da anni vengono accostate al torneo europeo.
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duccio.fumero@oasport.it
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Foto: Shutterstock