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Skeleton, Valentina Margaglio parte bene ed è in top10 a Sigulda! Dominio di Janine Flock

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Una stellare Janine Flock domina la tappa d’esordio di Sigulda (Lettonia) della trentacinquesima edizione della Coppa del Mondo di skeleton 2020-2021. Sul budello baltico (sul quale si correrà anche la prossima settimana) l’atleta austriaca ha demolito le rivali disputando due manche ai limiti della perfezione, in un venerdì nero, invece, per le rivali tedesche. Buon risultato anche per la nostra Valentina Margaglio che centra la top10 subito nella prima tappa stagionale.

Come detto, però, è Janine Flock a meritare gli onori della cronaca con il tempo complessivo di 1:43.85, stampando il nuovo record del tracciato nella prima discesa (51.49) quindi confermandosi anche nella seconda (52.36) nella quale ha potuto gestire la situazione. Per le rivali non c’è mai stata nessuna chance di avvicinarsi alla trentunenne tirolese. Al secondo posto, infatti, si è classificata l’olandese Kimberley Bos con un distacco di 83 centesimi (52.04 e 52.64) mentre completa il podio la lettone Endija Terauda con un ritardo di ben 1.40 (52.41 e 52.84).

Chiude al quarto posto la ceca (di origine tedesca) Anna Fernstaedt a 1.41 dalla vetta, quindi è quarta la belga Kim Meylemans a 1.50 e sesta la britannica Laura Deas a 1.67. Giornata nera per la Germania che piazza le sue rappresentanti ben lontane dal podio. Si tratta di Tina Hermann, settima a 1.69 da Flock, e la campionessa in carica Jacqueline Loelling, ottava a 1.80. Nona posizione per la russa Elena Nikitina, a sua volta sottotono in questo esordio, con un distacco di 2.09, mentre brilla in decima posizione Valentina Margaglio. La skeletonista nativa di Casale Monferrato ha chiuso la prima manche con il crono di 53.07 e si è migliorata nella seconda in 52.96. Per lei tempo complessivo a 2.18 dalla migliore prestazione giornaliera, ma comunque di un centesimo più veloce rispetto alla russa Yulina Kanakina, che chiude undicesima. L’azzurra, in entrambe le frazioni, ha ottenuto il miglior crono in fase di spinta, fondamentale dove sa fare la differenza. Si ferma, infine, in diciassettesima e penultima posizione la seconda azzurra in gara, Alessia Crippa, con un gap complessivo di 4.07.

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