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Tennis, ATP Finals 2020: Dominic Thiem e Daniil Medvedev, la finale di chi cerca il primo trionfo

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Daniil Medvedev contro Dominic Thiem: è questa la finale delle ultime ATP Finals in versione londinese prima del trasferimento che le porterà per la prima volta in Italia, a Torino, dal 2021 fino al 2025. Un ultimo atto che non si era mai verificato nel torneo finale, ma che porta in scena i due giocatori indubbiamente migliori nell’arco dell’intera settimana della O2 Arena.

Sono quattro i precedenti tra i due giocatori, con un bilancio che dice 3-1 in favore di Thiem. Il precedente ad oggi più significativo è quello della semifinale degli ultimi US Open: l’austriaco interruppe un momento nel quale il russo pareva inarrestabile, e pronto a guastare i piani di tutti vincendo quello Slam che gli era sfuggito per davvero poco nel 2019. Quel 6-2 7-6 (7) 7-6 (5) sarebbe poi diventato il preludio alla finale, dai risvolti psicologici intensissimi, con cui il viennese avrebbe sconfitto in cinque set Alexander Zverev, negando al tedesco la prima gioia in uno dei quattro tornei maggiori.

Percorsi diversi per i due giocatori nel torneo, così come differenti sono state le due semifinali. Percorso netto per Medvedev, che nel girone Tokyo 1970 ha piazzato cinque 6-3 su sei, mentre in semifinale si è ritrovato sotto 3-6 4-5 contro Rafael Nadal, prima che il mancino di Manacor smarrisse improvvisamente il servizio a zero e facesse così cominciare un’altra partita, terminata con il prepotente emergere del ventiquattrenne di Mosca. Per Thiem, invece, c’è stata la lieve flessione nel match (comunque ininfluente su tutta la linea) contro Andrey Rublev, costato l’unica sconfitta al numero 3 del mondo, prima della furiosa battaglia vinta contro Novak Djokovic, durata quasi tre ore e cinque match point non sfruttati prima di convertire il sesto.

Thiem può diventare il primo austriaco a vincere il torneo tra i migliori otto, riuscendo in qualcosa che mai il suo più illustre predecessore, Thomas Muster, è stato in grado di fare. Medvedev, invece, può replicare quanto fece Nikolay Davydenko nel 2009, quando sconfisse in finale l’argentino Juan Martin del Potro in uno dei migliori momenti della sua carriera. Lo stesso Davydenko raggiunse la finale anche nel 2008, e nel 1997, fu la volta del primo russo a riuscirci: Yevgeny Kafelnikov, che fu peraltro due volte vincitore Slam.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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