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Tennis, ATP Finals 2020: Dominic Thiem vince una semifinale da brividi, batte Novak Djokovic al sesto match point
Dominic Thiem è il primo finalista delle ATP Finals 2020. Al termine di una battaglia selvaggia durata due ore e 54 minuti, l’austriaco batte il numero 1 del mondo, Novak Djokovic, con il punteggio di 7-5 6-7(10) 7-6(5) e si qualifica così per l’ultimo atto alla O2 Arena di Londra. Per la prima volta il viennese giocherà la finale del torneo tra i migliori otto, ed aspetta ora il vincente del match tra Daniil Medvedev e Rafael Nadal, nel remake della sfida del round robin del 2019 in cui il russo si fece rimontare, vittima di un crollo psicologico a pochi passi dalla vittoria, dallo spagnolo.
I primi game risultano piuttosto lottati, anche se per tutta la metà iniziale del set non si vede una possibilità, per un giocatore più che per l’altro, di prendere il sopravvento. Sul 3-2 ci prova Djokovic salendo sul 15-30, ma il primo gioco ai vantaggi, con un aiuto dal servizio, lo vince Thiem. Il serbo, sul 5-4, arriva a due punti dal set dopo un doppio fallo e un dritto appena largo dell’avversario, che però trova una gran prima e riceve in regalo una risposta di dritto fuori sulla seconda. Si tratta del preludio al momento chiave del parziale: dritto incrociato di Thiem sul 30-30 che vale la palla break, chiamata a rete per Djokovic che risponde presente, ma non correttamente. L’austriaco non fa praticamente giocare il serbo nel dodicesimo game ed è 7-5.
Il secondo set, per quattro game, è velocissimo, poi, sul 2-2, tre errori gratuiti in fila di Djokovic, uno di rovescio e due di dritto, significano palla break per Thiem, che però spreca con il dritto che finisce in rete. Sul 4-3 in proprio favore è Djokovic ad avere la chance di allungare, ma sulla prima esterna del numero 3 del mondo la risposta è appena fuori. Due punti dopo, l’austriaco trova uno dei suoi rovesci lungolinea che suonano da marchio di fabbrica storico. Il serbo ha anche due set point sul 6-5. Sul primo è il leader del ranking ATP a sprecare di rovescio, sul secondo ci pensa Thiem con la prima. Si arriva così al tie-break, nel quale si vivono momenti sportivamente drammatici. In totale, l’austriaco ha quattro match point: il primo lo annulla Djokovic con una gran prima, sul secondo commette doppio fallo, sul terzo mette il dritto in corridoio e, infine, sul quarto il serbo piazza il dritto vincente sulla riga. Due errori di Thiem consegnano il set al serbo, che sa di essersi salvato per un niente.
Chi si aspetta un calo netto del vincitore degli US Open, però, è presto smentito: il terzo parziale, dopo così tanti brividi, diventa un monologo dei turni di servizio per tutta la prima metà, senza che nessuno dei due vada oltre il 15 in risposta per i primi sette giochi. Nell’ottavo qualche errore di Djokovic fa sì che si arrivi ai vantaggi, ma più in là non si va. La lotta, sebbene ancora lontana dal regalare chance di break (che, infatti, non arriveranno mai), diventa più intensa, con i due turni di battuta di Thiem che vengono conservati a 30. Si va così ancora al tie-break, in cui, tra un doppio fallo di Thiem, due prime di spessore di Djokovic e un dritto lungo dell’austriaco, il destino sembra già chiaro. Quel 4-0, però, il serbo non lo conserva: Thiem si fa aggressivo e vince sei punti consecutivi, l’ultimo con la sua accelerazione di rovescio, che lo porta ad avere altre due palle della vittoria. Djokovic ne annulla una con l’ace, ma sull’altra manda, con un ultimo errore, l’avversario a giocare la sua prima finale alle Finals.
Sono numeri assai simili, quelli che i due hanno nel match: 119-115 il conto dei punti vinti da Thiem, che ha inoltre una miglior resa (seppur di poco) sulla seconda di servizio, 53% contro 45%. Pochissime le chance di break dei due: l’austriaco non ha mai perso la battuta, annullando tre chance di break, mentre il serbo l’ha ceduta in una delle due occasioni, nel 12° game del primo set.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse