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Tennis, il Challenger di Bergamo cambia data: spostamento all’autunno

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Una nuova data per il Challenger di Bergamo in vista della sedicesima edizione. Il torneo dal montepremi di 64mila euro, nato nel 2006 per sopperire alla chiusura dei battenti del Milano Indoor, è stato uno dei primi eventi sportivi colpiti a causa della pandemia di Covid-19, con la finale tra l’ucraino Ilija Marcenko e il francese Enzo Couacaud che non venne mai disputata. La seconda ondata di coronavirus che sta colpendo l’Italia e l’Europa ha spinto gli organizzatori del torneo a chiedere uno spostamento in autunno. Il torneo indoor non si svolgerà quindi a febbraio, ma in una settimana compresa tra ottobre e novembre del 2021. “E comunque sarà una data favorevole, che ci permetterà di avere un ottimo campo di partecipazione” dice Marco Fermi, direttore del torneo dalla sua nascita nel 2006. La ATP ha preso in esame la richiesta: i giorni non sono ancora stati decisi, ma quel che pare certo è che la nuova programmazione non sarà temporanea, ma definitiva, rendendo così più ricca la programmazione autunnale del tennis in Italia aggiungendosi alle Next Gen Finals di Milano e agli ATP Masters, che dal prossimo anno si svolgeranno a Torino.

Fermi motiva così la scelta dello spostamento del torneo, che negli ultimi anni ha rappresentato un trampolino di lancio per due tennisti di spicco del nostro tennis come Matteo Berrettini, vincitore nel 2018, e Jannik Sinner che trionfò nel 2019: “Febbraio è troppo vicino, e con le attuali restrizioni saremmo costretti a un torneo in tono minore, non ci sarebbe pubblico e una parte del budget dovrebbe essere destinata alle misure di sicurezza. Ho accolto con piacere la disponibilità dei nostri partner, i quali erano pronti a starci vicino anche con il rischio di un annullamento a ridosso del torneo, ma abbiamo preferito prenderci qualche mese in più per poter organizzare come piace a noi: questo evento deve essere un divertimento, e svolgerlo con mille limitazioni lo renderebbe soprattutto un peso. Il pubblico rappresenta una parte troppo importante del nostro progetto. Giocare un torneo a porte chiuse o con accesso limitato sarebbe desolante, oltre che poco rispettoso per la nostra storia. Abbiamo deciso di tornare in tempi migliori e offrire ai bergamaschi (e non solo) quello che è sempre stato: una grande festa del tennis”.

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Foto: LiveMedia/Shutterstock.com

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