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Tennis, Nick Kyrgios: “Sono caduto in depressione, il mio è uno sport solitario”

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Genio e sregolatezza: sono un po’ queste le caratteristiche di Nick Kyrgios. Il tennista australiano, che avrebbe tutto per spaccare il mondo nella propria disciplina, non ha mai mantenuto le attese. A un talento sconfinato Nick non ha accompagnato la forza della mente, elemento indispensabile soprattutto in una pratica come quella con racchetta e pallina molto dispendiosa da questo punto di vista.

In un’intervista molto interessante concessa al Sunday Telegraph, il nativo Canberra si è raccontato, ammettendo di aver trascorso momenti molto difficili: “Sono caduto in depressione a causa delle cose che pensavo di dover essere. Non volevo parlare con gli altri per paura di averli delusi per il fatto che non vincevo. C’erano momenti in cui ero veramente molto giù. Mi ricordo una giorno a Shanghai mi sono svegliato alle 4 del pomeriggio, le tende erano ancora chiuse, non volevo che la luce entrasse, pensavo che nessuno mi volesse conoscere veramente come persona, pensavo che volessero semplicemente controllarmi come giocatore e usarmi. Non mi fidavo più di nessuno. È stato un momento buio e solitario. Avevo perso la voglia di giocare, stavo perdendo il controllo“, le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport.

Considerazioni che evidenziano la fragilità di Nick, che risponde in questo modo a chi lo ha sempre accusato di non tenerci così tanto a giocare a tennis: “Ho raggiunto un livello di libertà nella mia vita per cui non mi interessa ciò che pensano di me. Non credo che molti si rendano conto di che sport solitario sia il tennis. Sul campo sei da solo, non puoi parlare con nessuno, ti devi arrangiare da solo. È una cosa contro cui ho dovuto combattere“.

Un Kyrgios, dunque, a cuore aperto, impegnato ora più che mai a sostegno della lotta contro il Covid-19, anche polemizzando non poco con alcuni suoi colleghi non irreprensibili da questo punto di vista. Ricordiamo, ad esempio, lo scontro dialettico tra l’australiano e alcuni dei partecipanti all’Adria Tour organizzato da Novak Djokovic. Da gennaio 2021, dovremo ritrovarlo nella sua Australia, in occasione degli Australian Open 2021, e la speranza è di vederlo al 100% delle sue possibilità.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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