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Tokyo 2021

Triathlon, Verena Steinhauser: “Un anno in più verso le Olimpiadi mi farà bene. Devo fare il salto di qualità nel nuoto”

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Verena Steinhauser ha chiuso alla grande la stagione internazionale del triathlon: l’atleta appartenente al Gruppo Sportivo Fiamme Oro ha parlato con OA Sport del momento storico molto delicato che stiamo vivendo, dei bei risultati ottenuti nell’ultima parte del 2020 e delle Olimpiadi di Tokyo slittate al 2021.

L’azzurra ha centrato nelle tre tappe di Coppa del Mondo l’ottava posizione nella prova di Karlovy Vary, su distanza olimpica, poi ad Arzachena, in Sardegna, nella sprint si è classificata terza; infine a Valencia nella sprint è arrivato il sesto posto. Steinhauser infine ha ringraziato la Polizia.

Come ti alleni in questo periodo in cui l’Italia è tornata a vivere un secondo periodo di restrizioni?
Anche se il periodo è un po’ speciale, cerco comunque di allenarmi come da programma. Per bici e corsa non ho mai avuto problemi, mentre per quanto riguarda il nuoto ho avuto la gentilissima disponibilità di una piscina. Da una settimana è finita la stagione, quindi ho un paio di settimane di relax, con la speranza che la situazione vada sempre migliorando“.

In che modo stai vivendo questo difficile momento storico di emergenza sanitaria?
Specialmente l’inizio dell’anno, appena cominciata l’emergenza, è stato parecchio difficile. Cercavamo di vivere di giorno in giorno senza sapere se e quando si sarebbe svolta una gara. Durante il lockdown ho cercato di tenere alta la motivazione per continuare ad allenarmi, anche se non è stato sempre facile. Però mi alleno e faccio triathlon con passione e, nonostante l’emergenza, cerco di metterci il cuore come sempre“.

Come affronti la paura del contagio?
Non posso ritenermi una persona tanto paurosa. Ovviamente cerco di mantenere il più possibile le distanze e sto alle regole dettate dal Ministero. Credo che comunque lo stile di vita sano che ho mi aiuti ad essere in salute anche in questo periodo“.

Si è appena conclusa una stagione internazionale breve ma ricca di risultati importanti per te. Raccontaci le tue emozioni.
E’ stata una stagione veramente difficile. Abbiamo iniziato l’anno con continue cancellazioni senza sapere quando si sarebbe tornati a gareggiare. Poi abbiamo iniziato la stagione a fine luglio con il Campionato Mondiale, dove purtroppo non sono riuscita a dimostrare quello che sapevo fare ed ero rimasta parecchio dispiaciuta. Le successive tappe di Coppa del Mondo, specialmente quella di Arzachena, mi hanno permesso di rimettermi in gioco. Il podio è un’emozione unica ed indescrivibile, regalarlo a tutte le persone che mi stanno vicino e mi seguono, proprio nella tappa di casa della Coppa del Mondo, non ha prezzo“.

Hai chiuso il ranking del 2020 in settima posizione, mentre in quello di qualificazione olimpica c’è lotta al femminile in casa Italia…
Quest’anno è stato molto positivo per me e il ranking 2020 lo rispecchia. Per quanto riguarda il posto per le Olimpiadi la strada è lunga e la lotta è dura, viste le mie compagne di Nazionale. Sono positiva, l’anno in più mi ha dato modo di crescere e mi metterò in gioco fino alla fine“.

Al momento l’Italia porterebbe in Giappone tre donne e due uomini, con la possibilità di schierare la staffetta. Dove si può arrivare?
La staffetta 2+2 è abbastanza nuova come gara. A me piace molto condividere con i miei compagni la fatica ed ha un valore unico. Sicuramente non siamo tra le primissime nazioni, ma sono certa che se giocassimo bene le nostre carte potremmo fare una bellissima gara“.

Come hai vissuto la notizia dello slittamento delle Olimpiadi al 2021?
Inizialmente lo slittamento delle Olimpiadi mi ha buttato giù parecchio, poi però ho cercato di vedere il lato positivo. Sono giovane e un anno in più per me significa un altro periodo per raccogliere esperienza quindi alla fine dei conti non è poi così male“.

I risultati che hai ottenuto negli ultimi mesi lasciano ben sperare e, perché no, sognare…
Sto crescendo bene e sono molto contenta del lavoro che sto facendo insieme al mio allenatore Simone Mantolini. Ovviamente sogniamo, ma i sogni non si rivelano mai“.

In quale delle tre parti di gara senti di poter migliorare ulteriormente nel prossimo futuro?
Il mio punto debole è sicuramente il nuoto. Sono certa che con tanto impegno e qualche esperienza in più sarò in grado di fare il salto di qualità anche nel nuoto“.

Quanto è stato importante per la tua carriera l’ingresso nel G.S. Fiamme Oro?
Far parte di un Gruppo Sportivo credo che sia la speranza e il sogno di ogni giovane atleta. Il Gruppo Sportivo della Polizia mi ha aperto un mondo fantastico. Mi ha dato la possibilità di inseguire i miei sogni e gliene sono infinitamente grata“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: comunicato stampa FITRI – Tiziano Ballabio

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