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Uno sguardo al passato: la storia di Tounkara

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Nell’agosto 2019, la Viterbese ha siglato un accordo con la Lazio per l’acquisto di Mamadou Tounkara, ex-attaccante della rinomata Primavera della squadra capitolina. La storia dell’attaccante senegalese, per quanto ancora giovane e tutta da scrivere, è già ricca di curiosità e di racconti interessanti: negli anni passati la sua traiettoria calcistica è stata spesso associata a quella di Keità Balde Diao. Vuoi per gli stessi trascorsi al Barcellona, nella cantera blaugrana, vuoi per lo stesso passaggio dalla Catalogna a Roma, per il ruolo in campo, per la stessa nazionalità e per le caratteristiche fisiche e tecniche simili, i due destini sono spesso stati raccontati all’interno di un’unica vicenda, con due esiti differenti.

Come detto, entrambi i giocatori hanno compiuto lo stesso passaggio dalla Catalogna alla Lazio: Keità nel 2011, Tounkara nel 2012. Le quote sul calcio e le opinioni degli addetti ai lavori erano molto eloquenti: il fiuto dei dirigenti laziali aveva permesso alla squadra capitolina di aggiudicarsi due dei migliori talenti di uno dei migliori settori giovanili al mondo, che negli anni ha sfornato giocatori di caratura assoluta, da Messi a Xavi, da Busquets a Iniesta e Piquè.

Fin da subito, l’interesse mediatico e dei grandi club intorno ai due giocatori è stato ingente, forse addirittura esagerato rispetto a ciò che i due giocatori hanno mostrato, inizialmente, con la maglia della Lazio. Se per Keità Balde, dopo gli esordi in maglia biancoceleste durante la stagione 2013-2014, la vera svolta arriva nella stagione 2016-2017 sotto la gestione Filippo Inzaghi, totalizzando sedici reti (spesso da subentrato) in trentaquattro presenze complessive, l’esplosione di Mamadou Tounkara non è mai arrivata.

L’esordio in Serie A dell’attaccante senegalese arriva nel maggio 2014, in una partita casalinga all’Olimpico contro il Bologna: Tounkara viene lanciato in campo dal tecnico Reja all’81’, per quella che sembra la prima partita di un luminoso inizio di carriera in maglia laziale per il talento arrivato dalla Spagna. Le aspettative verranno tradite: in totale, Tounkara totalizzerà soltanto altri 4′ nel massimo campionato italiano, per giunta ben quattro stagioni dopo.

Ora…che Tounkara non abbia mai brillato per intelligenza calcistica ok, ma espellerlo per un fallo che commette il compagno di squadra mi pare troppo. Se cominciamo coi protagonismi arbitrali già alla prima di campionato…

Nell’estate del 2015 la Lazio decide di mandare Tounkara in prestito, per farlo giocare con più continuità e perchè ancora non era riuscito a dimostrare le proprie qualità “tra i grandi” come già stava facendo il suo amico Keità: ad attenderlo, ma ancora non poteva saperlo, è una girandola di prestiti piuttosto infruttuosi, deludenti ed insoddisfacenti, sia per il giocatore stesso che per le squadre che lo avevano acquisito temporaneamente: Crotone, Salernitana, Flamurtari FC in Albania, FC Schafflausen in Svizzera, Michalovce in Slovacchia. Come si può evincere dall’elenco, una serie di prestiti di basso spessore, dove comunque la punta senegalese non è mai riuscita a totalizzare grandi numeri e prestazioni, anche per via di una testa piuttosto “calda”. Nel 2019 il suo passaggio alla Viterbese, dimensione attualmente consona al  valore del giocatore: anche qui buone prestazioni alternate a nuovi cali di tensione, per un giocatore ancora giovane (Tounkara è un classe 1996) ma che deve decidere cosa vuole fare da grande, e anche in fretta.

Foto: Lapresse

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