Seguici su

Artistica

Vanessa Ferrari compie 30 anni: “Mi faccio in 4: gareggerò su tutti gli attrezzi. Alle Olimpiadi per vincere qualcosa”

Pubblicato

il

Vanessa Ferrari compie 30 anni. Oggi la ginnasta italiana più forte di tutti i tempi spegne le candeline, non potendo festeggiare con la famiglia e gli amici più stretti la ricorrenza da lei più amata vista la situazione sanitaria. La Farfalla di Orzinuovi ha segnato la Polvere di Magnesio alle nostre latitudini: Campionessa del Mondo all-around ad Aarhus 2006, quando era un un piccolo scricciolo che non si rendeva conto dell’impresa compiuta; Campionessa d’Europa sul giro completo l’anno successivo; tre partecipazioni alle Olimpiadi con due amarissimi quarti posti al corpo libero (a Londra 2012 e Rio 2016). Una fuoriclasse dal talento innata e dalla classe cristallina, dotata di doti fuori dal comune ed esplosa fin da piccolissima nel panorama che conta.

Ai Giochi del Mediterraneo 2005, quando era ancora junior, nacque il mito della Cannibale di Orzinuovi e da quel momento non si è più fermata. In tre lustri Vanessa Ferrari ha fatto svoltare il suo sport in Italia (al femminile), grazie alle sue magie il movimento in rosa è esploso ed è diventato un punto di riferimento a livello internazionale, tanto che le Fate hanno conquistato lo scorso anno una storica medaglia di bronzo nella gara a squadre dei Mondiali. Una stella dal cuore grande che non ha ancora smesso di stupire e che è in piena attività, con un unico grande sogno da realizzare: riuscire a salire sul podio alle Olimpiadi dopo due assalti sfumati per un’inezia.

Ed è per questo obiettivo che super Vany continua a impegnarsi in palestra, tanto che ha deciso di tornare a impegnarsi sui quattro attrezzi dopo che negli ultimi quattro anni si era concentrata soltanto sul corpo libero. L’appuntamento è per il 2021 dove cercherà di agguantare l’agognata qualificazione a cinque cerchi tra l’ultima tappa della Coppa del Mondo di specialità e gli Europei. Nel frattempo le auguriamo un buon compleanno, con l’auspicio che possa realizzare tutti i sogni che sta inseguendo con la caparbietà di una ragazzina, dopo aver superato una miriade di infortuni ed essersi sempre rialzata con una grinta al di fuori del comune.

Ha litigato più volte con i suoi tendini d’Achille e con le caviglie, una Campionessa romantica che non conosce limiti e che abbatte le difficoltà con la magia di una highlander venuta da un altro Pianeta. Dobbiamo essere sempre grati a Vanessa Ferrari e ce ne accorgeremo ancora di più quando deciderà di ritirarsi: 30 anni sono un’età esagerata per la ginnastica artistica, ma lei se ne sente la metà… Stamattina ha pubblicato questo post sui suoi profili social:
Eh si, sono 30… È un momento della vita in cui ti guardi allo specchio e cerchi di fare un bilancio! Guardandomi posso dire di essere fiera di tutto ciò che ho fatto, penso di non aver rimpianti fino ad ora ma penso anche che non ne vorrò in futuro e per questo vi avevo annunciato che avrei svelato delle novità… Lo svelo ufficialmente al mio trentesimo compleanno, direi un regalo in perfetto “stile Vanessa Ferrari”, perché fino a che ci sarà luce nei miei occhi continuerò a lottare per i miei sogni e per questo vi dico che sono pronta “A FARMI IN 4”!!! Ebbene sì torno a gareggiare su tutti gli attrezzi, sto lavorando tantissimo per puntare veramente in alto!!! Buon compleanno a me e state pronti a sognare insieme perché, come insegna la mia storia, non mi pongo limiti”.

Eh si, sono 30… ????
È un momento della vita in cui ti guardi allo specchio e cerchi di fare un bilancio! Guardandomi…

Pubblicato da Vanessa Ferrari su Martedì 10 novembre 2020

La sua caparbietà traspare in un’intervista concessa a Folco Donati, suo Presidente alla Brixia Brescia, per Bresciaoggi: “Vi dice niente la voce: Giochi Olimpici? Alle Olimpiadi una medaglia non l’ho mai vinta. E lo ripeto per l’ennesima volta: a me interessa poco o niente la qualificazione alla mia quarta edizione dei Giochi. Io voglio andare a Tokyo per vincere qualcosa“. Vanessa ammette candidamente: “Trent’anni sono davvero tanti, anche se io me ne sento la metà. Oddio magari tendini e muscoli non sono più quelli di una quindicenne, ma la testa sì“. La bresciana ha proseguito: “Il momento è complicato per tanti motivi, ma io sto bene. Ho dovuto per l’ennesima volta negli ultimi mesi cambiare il programma di preparazione per questa benedetta qualificazione olimpica, ma la mia testa e la mia voglia di fare ancora ginnastica ad alto livello mi tengono concentrata sull’obiettivo“.

Il suo amore per la Polvere di Magnesio è smisurato: “Credo di avere sempre avuto la forza di trovare un mio equilibrio. La ginnastica artistica è un insieme di fattori che tante volte sembrano uno all’opposto dell’altro. Bisogna essere eleganti, ma allo stesso tempo cattivi e feroci. Artisticità e potenza che si fondono alla perfezione per regalare emozioni. E poi credo di possedere una caratteristica importante che mi ha aiutata a rimanere in pedana per così tanto tempo: il temperamento da vincente. Ho sempre lavorato duro, 30/32 ore alla settimana, dando l’anima per poter continuare a migliorarsi. E alla fine i risultati sono arrivati. Chi conosce il nostro mondo sa benissimo come sono fatta, quanti sacrifici e quanta dedizione ho dedicato a questo sport. O lavori e fai fatica anche quando hai i muscoli e i tendini a pezzi, oppure devi occuparti di altro perché la ginnastica artistica non si improvvisa e non ti regala mai niente“.

La versione sui quarti posti nelle ultime due edizioni della rassegna a cinque cerchi: “Nel 2016 in Brasile ho sbagliato io. Due passetti nell’ultima diagonale e addio medaglia, ma a Londra me l’hanno proprio rubata. Sono passati otto anni e ancora non mi va giù. E poi è meglio che non ci pensi, altrimenti mi rovino il compleanno“. Sulle giovani azzurre: “Le Fate sono un gruppo di ginnaste di altissimo livello ed è normale che agli Assoluti abbiamo dominato. Si allenano con me da anni, con metodo e nella struttura giusta. Possono vincere ancora molto. Angela Andreoli è un bellissimo prospetto, bella ginnasta, tanta passione e tanta testa. Ma la strada è lunga. Devo dirlo: mi fa un po’ impressione pensare che quando ho vinto il Mondiale lei era nata da soli tre mesi“.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE DI GINNASTICA ARTISTICA

stefano.villa@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità