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Vuelta a España 2020, il borsino dei favoriti dopo la seconda settimana. Roglic può fare il vuoto a cronometro, Carapaz deve superarsi

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Nella giornata di ieri, con la scalata al mitico Angliru, ci si aspettava una battaglia all’ultimo colpo tra i due grandi contendenti di questa Vuelta a España 2020, ossia Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Invece, entrambi hanno faticato e non poco, studiandosi per lunghi tratti, senza mostrare da una o dall’altra parte una condizione fenomenale. Prosegue comunque l’alternanza dei due in vetta alla classifica generale, con Carapaz che è riuscito a soffiare il primato al collega sloveno per solo 10″, con un allungo nel finale, ma senza un forcing spettacolare.

10″ che, al momento, sono niente in previsione della tappa di domani, una cronometro veramente insidiosa di 33,7 chilometri con la prima parte pianeggiante per specialisti, ma con arrivo in vetta a Mirador de Ézaro. Proprio qui Roglic dovrà cercare di fare il vuoto. Il vincitore uscente della grande corsa a tappe iberica è il favorito numero uno per la vittoria di tappa, per la conquista della Roja, e per infliggere distacchi pesanti agli altri contendenti al podio di Madrid. Ovviamente la beffa del Tour de France, e la prova contro il tempo maledetta de La Planche des Belles Filles, gli servirà sicuramente come lezione per non sbagliare più. Se riuscirà a fare la differenza, davanti a sé avrà tre tappe collinari in cui sarà difficile tentare il ribaltone. L’unico ostacolo è presente sabato 7 novembre con l’arrivo in salita all’Alto de la Covatilla. Finora Roglic ha cercato di gestirsi, di non andare mai fuori giri, di amministrare i possibili distacchi. In salita non è un drago, ma ha un’ottima squadra.

Insomma, per Carapaz non sarà affatto semplice riuscire a staccarlo. Ieri ha mostrato segni di cedimento nella prima parte dell’ascesa all’Angliru, per poi rimontare soltanto nel finale ma con uno scatto non troppo convincente. Insomma, ci si aspettava molto di più, soprattutto in vista di una cronometro in cui, con ogni probabilità, sarà costretto a cedere nuovamente il primato all’avversario sloveno, molto più esperto di lui nelle prove contro il tempo. E in ogni caso, soltanto 10″ di distacco sono veramente pochissimi. L’unica ghiotta occasione per tentare di ribaltare la situazione sarà sabato 7. Insomma, domani dovrà cercare di limitare i danni per tentare il tutto per tutto tra cinque giorni con un ribaltone dell’ultimo minuto.

Per il terzo gradino del podio, al momento Hugh Carthy (EF Pro Cycling) è il favorito numero uno dopo l’exploit con la conseguente vittoria di ieri. Sta svolgendo una Vuelta a dir poco spettacolare, spumeggiante. Tiene sempre il passo di Roglic e Carapaz, appena può scatta con un rapporto durissimo, e al momento ha addirittura soltanto 32″ di ritardo dalla vetta. Anche Dan Martin (Israel Start-Up Nation) è ancora in piena corsa per il podio madrileno, anche se ieri è apparso in netta difficoltà. Forse ha dato troppo nelle prime due settimane. Enric Mas (Movistar) invece, ha dalla sua un’ottima squadra, ma da padrone di casa ci si aspettava molto di più. Il podio è comunque vicino, ma non è mai troppo convincente. 

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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