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Vuelta a España 2020: in uno sprint ristretto la spunta Magnus Cort Nielsen. Roglic secondo, guadagna con gli abbuoni

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In attesa del gran finale, con lo scontro diretto di domani sull’Alto de la Covatilla, oggi altra giornata interlocutoria alla Vuelta a España 2020. Sedicesima frazione con partenza da Salamanca ed arrivo in quel di Ciudad Rodrigo dopo 162 chilometri. Ad imporsi in uno sprint ristretto è stato il danese Magnus Cort Nielsen (EF), al terzo acuto in carriera nella corsa iberica. Sempre più primo in classifica generale Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che guadagna anche sei secondi con gli abbuoni.

A differenza delle altre frazioni, è andata via con meno fatica la fuga di giornata. Sei uomini all’attacco: Robert Stannard (Mitchelton-Scott), Kobe Goossens (Lotto Soudal), Jesus Ezquerra (Burgos-BH) e Remi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), Juan Felipe Osorio (Burgos BH) e Angel Madrazo (Burgos BH). Vantaggio massimo che ha superato i 6′, ma il plotone principale a mano a mano è andato a ridurre il gap.

Sull’ultima ascesa, il Puerto El Robledo, Cavagna e Stannard hanno fatto la differenza andando via e conservando in cima una ventina di secondi di margine sul gruppo. Da segnalare un tentativo di attacco del Team INEOS Grenadiers che ha alzato il ritmo, senza però far scattare il proprio capitano Richard Carapaz. A gestire la situazione sul finale è stata invece la Movistar, mentre davanti, nel frattempo, Cavagna ha provato lanciare l’attacco in solitaria.

Coraggiosa l’azione del transalpino che ha conservato una ventina di secondi di vantaggio sul gruppo, salvo poi arrendersi a 2 chilometri dal traguardo. Sprint ristretto dunque a decidere la vittoria: ha provato ad anticipare la volata Alejandro Valverde (Movistar), ma l’iberico è stato beffato da uno strepitoso Magnus Cort Nielsen (EF). Da segnalare l’eccezionale Primoz Roglic (Jumbo-Visma), secondo, mentre terzo è Rui Costa (UAE Emirates).

Primoz Roglic conserva così la maglia rossa di leader e ha anzi ha aumentato il vantaggio sugli immediati inseguitori grazie all’abbuono per il secondo posto all’arrivo: l’ecuadoriano Richard Carapaz si trova a 45” di ritardo, il britannico Hugh Carthy accusa invece 53” di svantaggio.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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