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Vuelta a España 2020, le pagelle di oggi: Primoz Roglic beffa tutti! Ineos Grenadiers e Movistar a bocca asciutta

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Quest’oggi la Vuelta a España 2020 ha regalato il terzo sigillo in carriera sulle strade iberiche per Magnus Cort Nielsen, ma anche il terzo per la EF Pro Cycling in questa edizione semplicemente da incorniciare. Contestualmente, il grande protagonista del giorno è stato, a sorpresa, il leader della generale Primoz Roglic, che ha beffato nel finale quella INEOS Grenadiers che ha provato ad insidiarlo per tutto il giorno. Domani ci sarà il verdetto finale, ma per Richard Carapaz sarà davvero difficile strappargli quei 45″ di vantaggio.

PAGELLE SEDICESIMA TAPPA VUELTA A ESPAÑA 2020

Magnus Cort Nielsen, 9: partito fortissimo, con una grandissima freddezza e convinzione. Non ha sbagliato nulla e ha conquistato la volata finale in maniera netta, da padrone, mettendo la ciliegina sulla torta per una Vuelta a dir poco spettacolare per tutta la EF Pro Cycling, protagonista assoluta di questa edizione della grande corsa a tappe iberica.

Primoz Roglic, 10: lo sloveno ha lasciato tutti quanti a bocca aperta con un inaspettato secondo posto che gli ha regalato altri 6″ di vantaggio su tutti. Si fa sempre più roja la maglia dello sloveno, a sole 48 ore dal traguardo finale di Madrid. Furbissimo, sempre attento, ha il pieno controllo della corsa. Dopo la beffa del Giro 2019 e il Tour di quest’anno, non vuole lasciare neanche una piccola briciola ai diretti avversari.

Alejandro Valverde e la Movistar, 5: l’ex campione del mondo di Innsbruck 2018 ha sbagliato i tempi partendo troppo presto e rimanendo senza energie nei metri conclusivi della volata. Era il favorito d’obbligo su questo tipo di traguardo, e alla fine ha deluso le aspettative senza finalizzare il grande forcing della sua formazione, che ha sì lavorato nel finale, spremendosi al massimo, per poi abbandonare sul più bello il campione murciano.

Richard Carapaz e la Ineos Grenadiers, 3: volevano sfruttare i GPM odierni, ma forse non erano troppo duri per tentare di fare la differenza e mandare in difficoltà Roglic. Quella di oggi poteva, anzi, doveva essere una possibile chance da parte dell’ecuadoriano della Ineos Grenadiers per cercare di insidiare lo sloveno; e invece è andato tutto al contrario, con Roglic che ha distanziato nuovamente il sudamericano, ormai a 45″. Un grandissimo flop.

Remi Cavagna, 8: ci ha provato fino all’ultimo come il suo compagno di squadra Mattia Cattaneo nella tappa di ieri. Ha fatto il suo dovere da grandissimo finisseur quale è. Sta migliorando a vista d’occhio, specialmente in discesa, dove non è mai stato un drago.

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Foto: Lapresse

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