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WEC, 8h del Bahrain: Toyota vince la gara, Ferrari conquista il titolo in GTE-Am

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Il britannico Mike Conway, l’argentino Jose Maria Lopez ed il giapponese Kamui Kobayashi conquistano l’8h del Bahrain, ultima gara del FIA World Endurance Championship. I tre alfieri della Toyota TS050 Hybrid #7 hanno controllato l’intera competizione e si sono laureati campioni del mondo

Nell’ultima gara della storia delle LMP1, Conway/Lopez/Kobayashi non hanno lasciato scampo ai compagni di squadra che hanno cercato in tutti i modi di rovinare i piani della #7. Lo svizzero Sebastien Buemi, il nipponico Kazuki Nakajima ed il neozelandese Brendon Hartley, vincitori della 24h di Le Mans, hanno inseguito per tutto il week-end i compagni di box, meritatamente campioni della stagione più lunga della storia del FIA WEC.

La manifestazione appena conclusa segna la fine degli attuali regolamenti per la classe regina. Ricordiamo infatti che dal 2021 entreranno in vigore le ‘Hypercar’, nuova categoria che  rimpiazzerà gli attuali prototipi. Le emozioni, come sempre, non sono mancate nella LMP2. Tre Oreca si sono contese il successo nella 8h del Bahrain, ultima fatica di un campionato dominato dalla #22 del britannico Phil Hanson e del portoghese Filipe Albuquerque.

La coppia di United Autosport, sei volte a podio in otto competizioni e vincitrice con lo scozzese Paul Di Resta della 24h di Le Mans, ha lottato per il successo anche in Bahrain prima di incorrere in una sanzione per un tamponamento all’ingresso della pit lane con l’Oreca #37 del DC Racing.

L’Oreca del francese Gabriel Aubry, del cinese Ho-Pin Tung e del britannico Will Stevens ha approfittato della sanzione della rivale per avvantaggiarsi sull’Oreca #38 di Jota Sport. Quest’ultima auto, in pista con il messicano Roberto Gonzalez, il portoghese Antonio Felix Da Costa ed il transalpino Pierre Ragues, ha strappato la leadership sulla #37 nell’ultimo pit stop. Aubry ha iniziato nell’ultima ora un incredibile inseguimento a Da Costa che ha cercato in tutti i modi di difendersi.

Negli ultimi passaggi il transalpino ha beffato il campione in carica della Formula E che ha dovuto alzare bandiera bianca ed arrendersi per 1 secondo e nove decimi. Chiude il podio l’Oreca #29 del Team Nederland con Nick de Vries, Giedo van der Garde e Frits van Eerd.

Porsche chiude in bellezza il Mondiale endurance 2019/2020 in GT. La vettura #92 del francese Kevin Estre e del danese Michael Christensen ha controllato la scena ed ha potuto festeggiare davanti alla gemella #91 del nostro Gianmaria Bruni e dell’austriaco Richard Lietz.

La 8h del Bahrain incorona i danesi Nicki Thiim e Marco Sorensen campioni della GTE PRO, la classe riservata ai piloti professionisti. Il ‘treno danese’ ha completato al quinto posto la gara odierna, un risultato che è stato sufficiente per assicurarsi il titolo. Chiude il podio la Ferrari #71 del nostro Davide Rigon e dello spagnolo Miguel Molina. Delusione, invece, per la Rossa 488 GTE #51 del britannico James Calado e del brasiliano Daniel Serra.

Porsche sigla anche la categoria GTE Am. L’olandese Larry ten Voorde, il tedesco Joerg Bergmeister ed il norvegese Egidio Perfetti conquistano il successo per Project 1 nella classe riservata ai piloti non professionisti. L’ultima competizione per la Porsche 911 RSR ha visto la casa tedesca controllare la corsa ed approfittare dei problemi delle Aston Martin.

La Vantage AMR ufficiale #98 del canadese Paul Dalla Lana, del portoghese Pedro Lamy e del britannico Ross Gunn e l’Aston privata #90 dello scozzese Jonny Adam, dell’irlandese Charly Eastwood e del turco Salih Yoluç hanno faticato per tutta la competizione e perso un campionato che sembrava vinto.

La #90 di TF Sport, leader del Mondiale dopo il successo alla 24h di Le Mans, perde di un punto il titolo nell’ultima decisiva ora. Dei problemi ai freni hanno spalancato le porte alla Ferrari #83 di AF Corse.

La Rossa dei francesi François Perrodo ed Emmanuel Collard e del danese Nicklas Nielsen conquista il campionato con il secondo posto ottenuto nella 8h odierna davanti alla Porsche #88 del tedesco Marco Holzer, l’arabo Khaled Al Qubaisi e del neozelandese Janox Evans (Proton Competition).

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Foto: LaPresse

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