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Boxe, Anthony Joshua: “Contro Pulev sarà un last man standing. Vincerà l’ultimo che resterà in piedi”

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Conferenza stampa come sempre molto accesa alla vigilia di un match di boxe, a maggior ragione se si tratta dell’incontro più importante dell’anno. Anthony Joshua e Kubrat Pulev si affronteranno sabato 12 dicembre (attorno alle ore 23.00-00.00 italiane) alla SSE Arena di Londra. I due pugili si fronteggeranno per il Mondiale WBA, WBO, IBF, IBO dei pesi massimi: il britannico sarà chiamato a difendere le sue cinture, lo farò sul suolo natale anche se non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni a causa dell’emergenza sanitaria. Il ribattezzato AJ tornerà sul ring a distanza di un anno dalla trionfale Clash on the Dunes e incrocerà i guantoni con l’arcigno bulgaro, avversario particolarmente insidioso che andrà preso con le pinze.

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Il 31enne nativo di Watford partirà con i favori del pronostico, ma contro il rinominato Cobra può succedere davvero di tutto e l’iridato in carica vuole assolutamente evitare di essere sorpreso come gli successe il 1° giugno 2019 contro il messicano Andy Ruiz Jr. Anthony Joshua è parso particolarmente motivato e in forma, in vista della cerimonia del peso di domani e dell’incontro di sabato sera. Parole come sempre misurate e ben pensate da parte del padrone di casa, il quale non si lascia mai andare a dichiarazioni eccessive ed è ben lontano dall’essere uno spaccone, sia sul ring che fuori dal quadrato.

Il Campione del Mondo è stato molto incisivo con poche parole: “Sarò sicuramente colpito e lo sarò anche lui. Vincerà l’ultimo uomo che resterà in piedi“. Il britannico pensa dunque a un match con finale prima del limite, una vittoria per ko e non ai punti. Il Campione Olimpico di Londra 2012 (otto anni a trionfò proprio alla SSE Arena sconfiggendo, con verdetto discutibile, il nostro Roberto Cammarelle) ha poi proseguito: “Sono stato colpito duramente dagli uomini più forti più volte e sono ancora qui. Non penso che una sconfitta contro Ruiz mi abbia cambiato” (tra l’altro il ko di 18 mesi è stato già riscattato il 7 dicembre 2019, quando si impose in Arabia Saudita riprendendosi le cinture).

LE DICHIARAZIONI DI KUBRAT PULEV

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