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Basket, Eurolega 2020-2021: Olimpia Milano, ora basta passi falsi

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L’Eurolega di basket si avvicina al giro di boa e l’A|X Armani Exchange Milano arriva verso la fine del 2020 in piena corsa per i playoff. Ma il ko interno con il Baskonia ieri sera ha complicato la strada di Ettore Messina e i primi mesi del 2021 saranno decisivi e saranno mesi dove altri passi falsi sono vietati.

Milano, infatti, attualmente ha 9 vittorie e 6 sconfitte ed è settima in classifica. Con una partita, però, da recuperare. Virtualmente, dunque, Datome e compagni possono essere quarti (battendo lo Zenit nel recupero) od ottavi (perdendo), ma è il calendario a rendere il percorso dei biancorossi difficoltoso.

Le prossime tre giornate, infatti, vedranno l’Olimpia affrontare tre dirette concorrenti, ma soprattutto tre formazioni che la precedono in classifica. Il CSKA Mosca al Forum, poi la trasferta in casa del Real Madrid e, infine, il Valencia di nuovo in casa il programma prossimo futuro per i ragazzi di Ettore Messina. Che arrivano a questi appuntamenti dopo aver lasciato per strada punti importanti, in particolare in casa con il Panathinaikos e, appunto, con il Baskonia. Non c’è, dunque, un tesoretto da sfruttare e i meneghini dovranno vincere almeno due dei prossimi tre match per restare nella zona nobile della classifica.

Non solo, perché il gennaio dell’A|X Armani prevede altre tre sfide dirette contro concorrenti per i playoff e, dunque, a fine del prossimo mese si potrà dire se Rodriguez e compagni sono da fase finale in Europa o se, anche quest’anno, dovranno rimettere nel cassetto i sogni di gloria continentali. E decisivo sarà, probabilmente, anche il mercato invernale.

In questa prima fase della stagione, infatti, il roster di Milano ha mostrato un vuoto pericoloso. Kaleb Tarczewski è la brutta copia del giocatore visto in passato in biancorosso e non c’è una vera alternativa al centro sotto canestro. Paul Biligha non è all’altezza di questo livello come alternativa, mentre Kyle Hines è un giocatore completamente diverso da Kaleb. Serve, dunque, un centro potente e alto da piazzare sotto canestro.

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Credits: Ciamillo

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