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Basket, Marco Belinelli: “Tornare a casa è stata la scelta giusta, con la Virtus voglio vincere! Sul derby con la Fortitudo…”

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La vita cestistica di Marco Belinelli, almeno per quel che riguarda la sua parte italiana, si può riassumere con un “cuore diviso a metà”. Aver giocato in entrambe le squadre della sua città, Virtus e Fortitudo Bologna, rappresenta un caso più unico che raro, prima di spiccare il volo e andare nella NBA per 13 stagioni da protagonista, culminate con il titolo del 2014 con la casacca dei San Antonio Spurs assieme a Tim Duncan, contro i Miami Heat di LeBron James, non propriamente l’ultimo della pista…

Dopo una lunga cavalcata statunitense, quindi, il nativo di San Giovanni in Persiceto ha fatto ritorno a casa per indossare nuovamente la casacca della Virtus, la squadra nella quale aveva mosso i primi passi da ragazzino. Un percorso che lo ha portato, tra le altre cose, a ricevere il premio “Legend” nell’ambito degli Sport Award 2020 della Gazzetta dello Sport. Un riconoscimento ricevuto, tra le altre cose, dalle mani di Dan Peterson. “Ogni volta che sento la sua voce mi mette i brividi – le sue emozioni riportate dalla rosea – Gli posso solo dire grazie, è un grande, spende sempre belle parole su di me”.

Il classe 1986, quindi, tratteggia i motivi del suo addio alla NBA. “Sono tornato a casa e ne sono felice – spiega – l’ho fatto perché ho trovato un progetto solido con tanta voglia di far bene. Gli obiettivi sono numerosi e faremo di tutto per cercare di centrarli. La Virtus per me rappresenta tanto. Giocavo a San Giovanni in Persiceto da ragazzino, poi sono arrivato alle V-Nere e lì sono cresciuto. Era una squadra pazzesca, con Manu Ginobili e tanti altri fenomeni, allenata da Ettore Messina. Poi è arrivato il passaggio alla Fortitudo, anni importanti, con uno scudetto vinto e una finale di Eurolega. Infine, i 13 anni in Nba. E ora di nuovo a casa”.

A proposito, sarà curioso capire come vivrà il derby il “Beli”. “Gli sfottò? Me li aspetto ovviamente, fanno parte del gioco. Sarà davvero speciale tornare a giocare questa partita dopo 13 anni, un’emozione unica. Bologna è sempre Basket City”.

Tra le fila della Virtus c’è Milos Teodosic, potrebbe essere il compagno ideale al quale dedicare un tatuaggio speciale? “Ne ho uno cestistico che recita “Chi fa da sè tira da tre” per esempio. Devo dire che è da un po’ di tempo che non me ne faccio di nuovi, ora devo pensare al prossimo. Teo è fortissimo ma in assoluto la Virtus è una grande squadra e una società importante”.

Foto:  Marco Belinelli | Foto Ciamillo / Giulia Pesino

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