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Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo Hochfilzen 2020: l’Italia maschile affronta la sua “bestia nera”
La terza e la quarta tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2020-’21 andranno in scena a Hochfilzen, che dopo aver ospitato i Mondiali maschili del 1978, ha dovuto attendere a lungo prima di guadagnarsi in pianta stabile il proprio posto al Sole nel massimo circuito.
Infatti, eccezion fatta per alcune comparsate occasionali, l’impianto austriaco è diventato presenza fissa all’interno del calendario solo dalla fine degli anni ’90. La cittadina nel distretto di Kitzbühel ha poi trovato la propria “collocazione naturale” nel mese di dicembre, tranne negli inverni in cui ha organizzato i Mondiali (2004-’05 e 2016-’17). Non va inoltre dimenticato come in tempi recenti sia talvolta stato teatro di recuperi, arrivando a ospitare due tappe consecutive in sostituzione di chi ha dovuto alzare bandiera bianca a causa dell’assenza di neve (l’evento si è verificato per ben tre volte fra il 2006 e il 2011), oppure in seguito alle misure di prevenzione contro il diffondersi del Covid-19 (come avverrà in questo 2020).
Sino a oggi nel Langlauf und Biathlonzentrum Hochfilzen si sono disputate 60 gare maschili individuali di primo livello (11 venti km, 27 sprint, 20 inseguimenti, 2 mass start), di cui ben dieci con valore iridato diluite nelle edizioni 1978, 2005, 2017.
Su queste nevi sono ventisei gli atleti capaci di imporsi in almeno una competizione. Fra di essi il più vincente in assoluto è il norvegese Ole Einar Bjørndalen, il quale è stato in grado di raccogliere la bellezza di 13 successi (uno nel 1998, uno nel 1999, due nel 2001, uno nel 2003, tre ori iridati nel 2005, due nel 2006, uno nel 2007 e uno nel 2009).
Sono cinque gli uomini in attività ad aver primeggiato da queste parti. Johannes Bø ha ottenuto 6 affermazioni (una nel 2014, due nel dicembre 2017, una nel 2018 e due ne 2019), mentre il fratello maggiore Tarjei Bø ha festeggiato in 3 occasioni (due nel 2010 e una nel 2011). Si è imposto 2 volte Simon Schempp (2015 e Mondiali 2017). Infine si conta 1 vittoria per Jakov Fak (2012) e Benedikt Doll (Mondiali 2017).
Guardando invece ai podi, sono quindici i biathleti tutt’ora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Hochfilzen. Anche questa graduatoria è capitanata da Johannes Bø.
9 (6-3-0) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
6 (3-1-2) – BØ Tarjei [NOR]
5 (2-3-0) – SCHEMPP Simon [GER]
5 (1-1-3) – FAK Jakov [SLO]
3 (0-2-1) – EDER Simon [AUT]
2 (1-0-1) – DOLL Benedikt [GER]
2 (0-1-1) – LOGINOV Alexander [RUS]
2 (0-0-2) – WEGER Benjamin [SUI]
1 (0-1-0) – MALYSHKO Dmitry [RUS]
1 (0-1-0) – PEIFFER Arnd [GER]
1 (0-1-0) – MORAVEC Ondrej [CZE]
1 (0-1-0) – DESTHIEUX Simon [FRA]
1 (0-0-1) – LAPSHIN Timofey [RUS]
1 (0-0-1) – CHRISTIANSEN Vetle Sjåstad [NOR]
1 (0-0-1) – JACQUELIN Emilien [FRA]
Ragionando invece per nazione, si evince come a Hochfilzen la Norvegia sia la potenza dominante. Lo testimonia il fatto che i sudditi di Re Harald abbiano vinto più del 50% delle competizioni andate in scena! Il movimento tedesco è la seconda forza, mentre come si può notare l’Austria padrona di casa ha sempre raccolto briciole.
57 (31-16-10) – NORVEGIA
40 (9-13-18) – GERMANIA [All-Inclusive]
26 (8-10-8) – FRANCIA
26 (6-10-10) – RUSSIA
5 (1-1-3) – SLOVENIA
4 (1-0-3) – SVEZIA
3 (1-2-0) – BIELORUSSIA
3 (1-1-1) – REP.CECA
3 (0-2-1) – AUSTRIA
3 (0-0-3) – SVIZZERA
2 (0-1-1) – LETTONIA
2 (0-2-0) – UCRAINA
1 (1-0-0) – URSS
1 (1-0-0) – USA
1 (0-1-0) – FINLANDIA
1 (0-0-1) – ITALIA
1 (0-0-1) – POLONIA
Dunque nessuna affermazione per l’Italia, per la quale Hochfilzen è storicamente contesto ostile. Il movimento maschile vanta un unico podio, peraltro ormai molto datato. Infatti il solo piazzamento nella top-three è arrivato 17 dicembre 1987, quando Johann Passler si classificò terzo nell’individuale.
Per quanto riguarda gli azzurri in attività, Lukas Hofer vanta cinque ingressi nella top-ten, con i quinti posti dell’inseguimento 2018 e della sprint 2019 come risultati migliori. Per molti anni Dominik Windisch non ha digerito la location tirolese, ottenendo però la settima piazza nella sprint del 2019. Thomas Bormolini ha in carniere un 30° posto, raccolto nell’inseguimento 2017. Giuseppe Montello ha invece ottenuto proprio a Hochfilzen uno dei migliori risultati della carriera, classificandosi 34° nell’inseguimento del 2017. Nessun altro italiano tuttora in azione ha mai fatto breccia in zona punti.
STAFFETTE
Come ormai consuetudine, a Hochfilzen sono in programma anche delle staffette monosesso.
In campo maschile se ne sono sinora disputate ben 24. Questa la graduatoria dei successi:
11 – NORVEGIA (compreso l’oro iridato 2005)
5 – RUSSIA (compreso l’oro iridato 2017)
3 – AUSTRIA
2 – GERMANIA
1 – GERMANIA EST (oro iridato 1978)
1 – UNIONE SOVIETICA
Balzano all’occhio un alcuni dati interessanti. In primis l’egemonia norvegese si riflette anche nelle prove a squadre. In secondo luogo si nota come l’Austria, a digiuno di vittorie nelle competizioni individuali, si sia invece tolta parecchie soddisfazioni nelle staffette. Infine, dalla lista dei Paesi vincitrici, spicca l’assenza della Francia, che dunque non ha mai primeggiato su queste nevi!
Per quanto riguarda l’Italia, le storiche difficoltà del settore maschile sono confermate anche dai team event, dove gli azzurri non sono mai neppure saliti sul podio.
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Foto: La Presse