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Biathlon, Dorothea Wierer insegue in classifica generale. Per vincere la Coppa del Mondo deve crescere sugli sci

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Con la seconda tappa di Hochfilzen, la Coppa del Mondo di biathlon ha chiuso la tranche iniziale della stagione. Ora è giunto il momento di tirare il fiato, effettuando una pausa di due weekend in vista degli appuntamenti tedeschi (quest’anno entrambi a Oberhof) e della classicissima di Anterselva. In campo femminile si può notare una grossa differenza rispetto agli ultimi due anni. Infatti, per la prima volta dal 2017, non sarà Dorothea Wierer a mettere il pettorale giallo sotto l’albero di Natale. L’altoatesina, forte comunque di una vittoria e due podi complessivi, occupa la sesta posizione in classifica generale, con un distacco di 111 punti dalla battistrada Marte Røiseland-Olsbu.

Per trovare un inizio di stagione meno incisivo da parte dell’azzurra si deve tornare al 2017-18, anno in cui raccolse 239 punti in otto gare senza vincerne neanche una e salendo sul podio in un’unica occasione. Va però rimarcato come all’epoca il distacco dalla leader della classifica generale, Anastasiya Kuzmina, fosse di “sole” 63 lunghezze, mentre Kaisa Mäkäräinen, successivamente vincitrice di quella Sfera di cristallo, era distante 42 punti. Pertanto, era dal 2016-17 che Wierer non pagava oltre 100 lunghezze di ritardo dalla “signora in giallo” del momento, ovvero da quando – nel dicembre 2016 – Dorothea si trovava a 150 punti da Laura Dahlmeier.

L’appannamento rispetto agli ultimi due inverni è peraltro corroborato dal confronto seguente diretto:

ANNO GARE VITTORIE PODI TOP 10 MEDIA PUNTI
2018 8 1 5 8 47,6
2019 7 2 3 6 43,4
2020 9 1 2 6 33,8

 

Insomma, la Wierer di dicembre 2020 non vale quella dello stesso periodo del 2018 e del 2019. Dunque bisogna rassegnarsi a vederla lottare per un piazzamento di prestigio, abdicando nella corsa alla Sfera di cristallo? Dopotutto la media-punti è davvero deficitaria rispetto a quelle del recente passato. La risposta al quesito di cui sopra è no, sarebbe precipitoso trarre questa conclusione, nonostante il primo periodo sia stato il più “pesante” in assoluto nella corsa alla classifica generale (a gennaio sono previste 6 gare, a febbraio 4 e a marzo 7). La stagione è comunque ancora molto lunga e, tutto sommato, a Hochfilzen si è notata una crescita rispetto a Kontiolahti. Non a caso, la trentenne altoatesina ha chiuso nella top-ten le ultime cinque gare disputate dopo essere sempre rimasta tra la ventesima e la ventottesima posizione nelle tre precedenti. Peraltro la regola dei quattro scarti, introdotta dall’Ibu in previsione di un’annata potenzialmente condizionata da stop dovuti al Covid-19, al momento dice bene all’azzurra, che ammortizzerebbe senza danni le tre competizioni concluse lontano dalla posizioni di vertice.

È anche vero che sinora Røiseland ha preceduto Wierer 7 volte su 9, mentre Hanna Öberg e Tiril Eckhoff lo hanno fatto in 6 occasioni. Di conseguenza, per lottare concretamente per la Sfera di cristallo, sarà obbligatorio alzare l’asticella rispetto a quanto visto sinora. Sotto questo punto di vista, è necessario crescere di rendimento sugli sci. Infatti va rimarcato come Dorothea si sia sinora tenuta in scia alle scandinave grazie a percentuali elevatissime. Attualmente l’altoatesina vanta un eccellente 91,4% nelle competizioni individuali. Si tratta di una percentuale analoga a quella del dicembre 2018 (quando però gli valse una media punti decisamente più elevata di quella attuale) e nettamente più alta di quella di dodici mesi orsono (86,4%), che le aveva comunque consentito di ottenere risultati migliori.

Insomma, la più grande biathleta italiana di tutti i tempi sta soffrendo nel fondo, anche perché le sue avversarie principali hanno sparato mediamente meglio rispetto al recente passato, il che ha impedito all’azzurra di emergere grazie alle sue doti al poligono. Cionondimeno la partita è aperta, perché questa Wierer da’ l’impressione di poter salire di colpi sugli sci, mentre sarà da verificare la tenuta al tiro delle scandinave. Dunque a differenza degli ultimi due anni Dorothea insegue anziché fare da lepre, ma in ogni caso resta ancora pienamente in corsa per la conquista della Sfera di cristallo.

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Foto: La Presse

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