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Biathlon, l’Italia maschile si appoggia ancora a capitan Hofer ma Bionaz può già farci divertire

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Sono passati solamente pochi giorni dalle due mass start di Hochfielzen (Austria) che hanno chiuso il travagliato anno solare 2020 del biathlon e spedito tutti nella pausa natalizia. La Coppa del Mondo 2020/2021 riaprirà i battenti l’8 di gennaio in Germania, dove sono in programma due tappe consecutive a Oberhof prima di trasferirsi tutti a Anterselva. In questa prima parte della stagione sono state già affrontate ben quattro settimane di gara, con i doppi appuntamenti in Finlandia e Austria che hanno permesso di trarre i primi bilanci per quanto riguarda la spedizione azzurra.

Il punto fermo del team resta senza dubbio Lukas Hofer. Il carabiniere di San Lorenzo di Sebato è stato l’unico a presentarsi al cancelletto di partenza della prima gara già abbondantemente in condizione, in controtendenza col resto del gruppo che come è ormai noto ha dovuto patire una preparazione tutt’altro che semplice e lineare. Hofer ha mostrato fin da subito ottime cose sugli sci stretti, dimostrando di potersela giocare per le posizioni di vertice sostanzialmente in ogni tappa. Le percentuali al poligono però sono state discrete e nulla più, un 82% che ha mantenuto costantemente a galla l’azzurro ma che gli ha anche precluso la chance di giocarsela coi più forti. Alla fine il bottino raccolto è stato senza dubbio molto magro, visto che non è arrivata alcuna top-10, e dunque il mix di sensazioni che ha lasciato questo primo scorcio di inverno incrocia un sano ottimismo riguardo alle prospettive future a un senso di amarezza per le occasioni mancate a ripetizione.

Certamente diversa e per certi versi opposta la situazione dell’altro esperto azzurro Dominik Windisch, che dopo essere stato costretto a saltare Kontiolahti 1 per un test “discordante” non è sostanzialmente mai riuscito a dimostrare le sue qualità. Proprio nell’ultimo inseguimento l’ex campione mondiale della partenza in linea ha messo però insieme tutti i pezzi, recuperando la bellezza di ventotto posizioni che saranno il suo biglietto da visita per il 2021, percentuali permettendo. Al suo fianco accostiamo invece il miglior inizio di stagione complessivo del livignasco Thomas Bormolini, nettamente l’azzurro più puntuale al poligono sin qui. Il suo 87%, con un 97% a terra da primo della classe, gli ha permesso di archiviare tre piazzamenti nei punti e di contribuire attivamente ai positivi risultati delle due staffette maschili. In questa condizione il ventinovenne azzurro può giocarsela ad armi pari con i due giovani emergenti in vista della staffetta mondiale di Pokljuka.

Già, i giovani. I gemelli sportivi Tommaso Giacomel e Didier Bionaz, due fari luminosi che illuminano le prospettive azzurre del prossimo futuro, con la mente che vola certamente subito verso l’Olimpiade di Milano-Cortina 2026. Anche se il trentino non ha potuto misurarsi con i rivali di Coppa del Mondo a causa del ritardo di preparazione accusato in ottobre, ha già dimostrato di essere pronto nei recenti appuntamenti della Coppa Italia e ora tutti, compagni e avversari, lo attendono in Turingia per rivederlo in azione dove gli compete. Il capitolo Bionaz è stato lasciato appositamente per ultimo. Il classe 200 valdostano ha infatti saputo cambiare letteralmente marcia sul finire delle quattro settimane di gare, dimostrando una consapevolezza non solo mentale ma anche fisica, visto che parliamo di un ragazzo che non è ancora abituato a certi ritmi di lavoro così prolungati. Dopo aver spezzato la maledizione del primo punto in Coppa nella sprint di Hochfielzen 2 infatti, Bionaz ha infilato la migliore gara della carriera nell’inseguimento, stupendo letteralmente tutti e diventando il primo ventenne a raggiungere una preziosa top-20 a questi livelli.  Una prova di carattere mentale (95% al tiro) e fisico (settimo tempo complessivo sugli sci), che lo proietta già in un’altra dimensione in vista della prossima stagione che sarà quella olimpica.

In conclusione, sebbene Hofer resti senza dubbio il capitano morale, la squadra italiana maschile del biathlon si è ben comportata in questi primi mesi, mostrando un buon potenziale anche in rapporto a quanto successo tra ottobre e novembre. Le prospettive sono incoraggianti e non resta che lavorare sodo per trasformarle in risultati al più presto.

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Foto: LaPresse

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