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Biathlon, si riparte con le sprint di Hochfielzen 2020. All’Italia è chiesta una reazione

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A pochi giorni dalla chiusura delle operazioni in Finlandia, la carovana del biathlon si è spostata sulle Alpi, dove è in programma il secondo doppio appuntamento prima della sosta natalizia. La stagione 2020/2021 ripartirà dall’Austria, sullo storico tracciato di Hochfielzen che ventitré anni fa fu il palcoscenico della prima competizione ufficiale della storia della Coppa del Mondo femminile. Nella prima delle tre giornate di gara saranno in scena le due sprint, con le donne in partenza alle 11:30 che in questo caso precederanno gli uomini, la cui prova è prevista per le 14:20.

In campo femminile tutti gli occhi saranno puntati ancora sul duello rusticano tra la svedese Hanna Oeberg e la norvegese Marte Olsbu Roeiseland, chiaramente le due atlete emerse in maniera più netta dalle prime apparizioni stagionali e anche quelle che hanno già accumulato un piccolo tesoretto in classifica a causa della loro costanza di risultati. Il format più breve è certamente quello che si addice di più alla più esperta norge, che ha registrato ben quattro dei suoi sei successi in carriera proprio sui due poligoni.

Il settore femminile è però molto ricco di sfumature interessanti al momento, con numerose atlete che sono pronte ad attaccare sfruttando un eventuale crescita di condizione rispetto alla Finlandia. In particolare naturalmente ci riferiamo alla tedesca Denise Herrmann e alla nostra Dorothea Wierer, che dovrà necessariamente dare dei segnali dopo tre prove individuali abbastanza opache. A differenza di Kontiolahti, però, il tracciato tirolese è molto gradito dalla campionessa azzurra, che è già riuscita a imporsi per quattro volte ed è l’atleta in attività con più successi. Da non dimenticare anche l’altra norvegese di punta, Tiril Eckhoff, trionfatrice a sorpresa nell’ultima gara e che proprio qui la passata stagione iniziò un periodo di totale dominio.

In chiave Italia torna la valdostana Michela Carrara che sostituirà la corregionale Nicole Gontier. Dopo una difficile preparazione a causa di infortuni e Covid, sarà interessante capire quale sarà il suo livello soprattutto sugli sci, mentre dall’altro lato si cercano conferme (per Irene Lardschneider) e cambi di rotta (per Federica Sanfilippo). Discorso a parte per la sappadina Lisa Vittozzi, apparsa ancora incostante e fragile rispetto al potenziale che può mettere in campo. L’Italia ha bisogno di ritrovare la sua seconda stella al più presto, anche per spingere Wierer sul piano della competizione interna.

Spostandoci tra gli uomini la chiave del weekend sarà naturalmente la condizione di Johannes Boe. Specialmente nel secondo dei due weekend finlandesi è apparso evidente che il marziano norge non sia riuscito a mettere insieme tutta la qualità di cui dispone e che gli ha permesso di dominare sostanzialmente le due passate stagioni. Gli avversari non mancano, soprattutto i suoi compagni di squadra e i due svedesi di punta Sebastian Samuelsson e Martin Ponsiluoma, ma il format della sprint è sempre stato quello prediletto da Johannes e tutti i favori del pronostico ricadono ancora su di lui.

Lukas Hofer dovrà invece dimostrare di saper togliere qualche errore di troppo al poligono che gli sta impedendo di restare coi primissimi. A sorpresa la sua condizione è apparsa molto buona in queste prime fasi ma non sono ancora arrivate top10 a causa delle percentuali, buone ma non eccezionali. Discorso diverso per Dominik Windisch, al quale è chiesto un passo avanti rispetto alla comparsata di Kontiolahti 2 dove è arrivato in fretta e furia in seguito alla vicenda del test positivo sul Covid, poi risultato discordante. Thomas Bormolini è apparso in palla e vuole scalare la classifica mirando alla top 20, mentre accanto a Didier Bionaz ci sarà ancora Patrick Braunhofer dopo la decisione di rimandare l’esordio stagionale di Tommaso Giacomel almeno di un’altra settimana e presumibilmente al 2021.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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