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Bonus impatriati: un’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate fa tremare diversi contratti dello sport italiano
Una tegola fiscale potrebbe abbattersi su alcuni dei contratti più rinomati dello sport italiano degli ultimi due anni. L’Agenzia delle Entrate, infatti, con una sua interpretazione del bonus impatriati, intende cancellare con un colpo di spugna le agevolazioni offerte dal decreto Crescita dell’inizio del 2019.
Rilevante, in particolare, è la circolare 33/E/2020 dello scorso 28 dicembre, con la quale si comunica proprio la sospensione dell’applicabilità del bonus fiscale contenuto in quel decreto. Come riportato dal Sole 24 Ore, c’è anche stato un parere conforme emesso già a ottobre dal Ministero dell’Economia, che ritiene che il provvedimento non sia applicabile agli impatriati di natura sportiva, poiché non è stato emanato per un anno e mezzo un decreto attuativo.
Il nodo del contendere è legato al comma 5-quater, che ha di fatto consentito in più di un’occasione di riportare in Italia giocatori che, in precedenza, sarebbe stato quasi impossibile rivedere dalle nostre parti: si parla di Zlatan Ibrahimovic nel calcio, di Marco Belinelli e Gigi Datome nel basket. Questi personaggi dello sport sono tornati potendo ridurre del 50% il carico fiscale sull’ingaggio.
Se la norma non verrà rivisitata, allora entro il 28 febbraio 2021 dovrà essere effettuato il ravvedimento oneroso da parte delle società coinvolte, altrimenti c’è il rischio di un contenzioso con il fisco che potrebbe prefigurare il reato di omesso versamento delle ritenute. La Federazione Italiana Pallacanestro, di concerto con la Lega Basket Serie A, si è già attivata per chiedere, con una brevissima nota pubblicata sul proprio sito internet, il ripristino delle agevolazioni fiscali in questione.
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Credit: Ciamillo