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Calcio, Casertana-Viterbese: due dei nove rossoblu scesi in campo positivi al Covid. Per la UEFA disponibili altri sette tra squalifiche e infortuni

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Un pomeriggio increscioso, quello di ieri all’Alberto Pinto di Caserta. La sedicesima giornata del girone C di Lega Pro ha visto i padroni di casa della Casertana scendere in campo e perdere per 3-0 contro la Viterbese giocando con soli nove effettivi per tutti e 90 i minuti a causa della positività al Covid-19 di quindici elementi del gruppo squadra. Un avvenimento che già di per sé avrebbe provocato parecchio disagio per come si è evoluto tutto lo scenario. Ma quest’oggi la società rossoblu ha reso noto un nuovo particolare: altri due suoi giocatori, scesi in campo ieri pomeriggio sono risultati positivi al tampone eseguito ieri pomeriggio, poco prima del match.

A pochi minuti dal match di terza serie, tre dei nove giocatori della Casertana scesi ieri in campo hanno accusato febbre e malesseri generali, rendendo così necessario l’intervento dell’ASL che ha eseguito il tampone sui calciatori in questione. Tutto questo non ha però portato ad un rinvio definitivo della partita, ma solo ad uno slittamento del calcio d’inizio dalle ore 17.30 alle 18.15, con i tre calciatori scesi comunque in campo nonostante fossero ancora in attesa del risultato dei tamponi e la Casertana stessa che aveva chiesto di spostare l’orario di inizio alle ore 21.

A far storcere il naso è anche il motivo per cui la partita si è disputata regolarmente. La Casertana non poteva richiedere il rinvio della partita, ‘jolly’ già utilizzato per la sfida con il Bisceglie della scorsa settimana. E secondo le normative UEFA, la società campana non rientrava in un caso di rinvio ‘per forza maggiore’, utilizzabile soltanto quando una squadra ha meno di tredici giocatori effettivi non contagiati dal Covid-19. Secondo la normativa, l’allenatore Federico Guidi aveva ben sedici giocatori su cui poter contare; il problema è che gli altri sette erano due squalificati per la partita in questione e cinque infortunati, alcuni anche di lungo corso, mentre i giocatori della Primavera non sono tamponati essendo fermi da inizio anno. Queste 24 ore fanno emergere una grande falla nel protocollo sportivo, scrivendo una pagina parecchio nera dello sport italiano.

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Foto: Lapresse

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