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Ciclismo
Calendario Tour de France 2021: date, programma, tv, quando si svolge. Il percorso e le 21 tappe
26 giugno-18 luglio, sono queste le date del Tour de France 2021, che partirà da Brest, per poi arrivare, come di consueto, sugli Champs-Élysées di Parigi. Il tutto per una Grande Boucle che strizza l’occhio agli scalatori, con moltissime salite iconiche da affrontare al fronte di due cronometro. Insomma, sarà un Tour particolarmente avvincente, spettacolare ed esigente, ricco di tantissime difficoltà altimetriche che metteranno a durissima prova tutti i pretendenti al titolo.
Come ogni anno, il Tour de France verrà trasmesso ogni giorno in diretta televisiva su Rai Sport e Rai Due, ma anche su Eurosport 1 o 2. La rassegna transalpina sarà disponibile anche in diretta streaming su Rai Play ed Eurosport Player. Mentre noi di OA Sport di offriremo ogni giorno, per ogni tappa, la diretta live testuale. Di seguito potrete trovare il percorso e le relative tappe della prossima Grande Boucle.
CALENDARIO TOUR DE FRANCE 2021: TAPPE, PERCORSO E DATE
Prima tappa, 26 giugno: Brest-Landerneau, 187 km
In uno scenario da cartolina, passando per Locronan e Quimper, questo primo giorno non offrirà tregua. Le continue accelerazioni dovute ai frequenti cambi di direzione, le parti ventose ai Monts d’Arrée, e l’arrivo in cima ad una collina di 3 km con una media del 5,7% (comprese le parti al 14%) incoroneranno gli attaccanti.
Seconda tappa, 27 giugno: Perros-Guirec – Mur de Bretagne, 182 km
Dopo una prima parte che permette di apprezzare la bellezza selvaggia e unica della Côte de Granit rose, la corsa si dirige verso l’entroterra per un finale da leccarsi i baffi: la doppia ascesa alla Côte de Mûr-de-Bretagne sarà un giudice spietato, soprattutto perché i corridori inizieranno la salita praticamente da fermi, senza alcun tipo di slancio.
Terza tappa, 28 giugno: Lorient-Pontivy, 182 km
A Château des Rohan i velocisti non vorranno certo perdersi questa prima occasione che hanno a disposizione per esprimersi in questa edizione.
Quarta tappa, 29 giugno: Redon-Fougeres, 152 km
Questo viaggio attraverso Argoat, la bellissima Bretagna interna, interamente ambientata nel paese dei Galli, e passando da una parte all’altra della zona di Ille-et-Vilaine, sarà un’altra bella opportunità per i velocisti. A meno che gli attaccanti non traggano il meglio dalle strade più collinari, o dalle condizioni ventose sui pochi altopiani aperti per rimanere alla larga dal gruppo affamato.
Quinta tappa, 30 giugno: Change-Laval (cronometro individuale), 27 km
La prima settimana del Tour non offriva una cronometro individuale così lunga dal 2008, anno dell’ultima Gran Départ a…Brest! La geografia ha ordinato di rompere un’eventuale sequenza di tappe per velocisti. Saranno 27 km sostanzialmente pianeggianti e particolarmente adatti agli specialisti, i quali dovranno sicuramente guadagnare terreno in vista delle montagne.
Sesta tappa, 1° luglio: Tours-Chatearoux, 144 km
Una breve tappa divisa in due parti. Il tutto si aprirà con un tocco di dolcezza e meraviglia passando per gli splendidi castelli rinascimentali, gemme ineguagliabili del patrimonio della Val de Loire. Si aprirà poi il gas quando le squadre che vorranno proteggere gli interessi dei loro velocisti aumenteranno il ritmo per arrivare al traguardo.
Settima tappa, 2 luglio: Vierzon-Le Creusot, 248 km
In questa giornata il Tour offrirà la sua tappa più lunga da 21 anni a questa parte. Ma la lunghezza non significa languore: lungo un altro viaggio culturale (Bourges, Nevers, Bibracte, Autun …), il Morvan offrirà 3.000 metri di elevazione al menù del giorno, e poi ci sarà un finale speziato e inedito sull’impegnativo Signal d’Uchon.
Ottava tappa, 3 luglio: Oyonnax-Le Grand Bornand, 151 km
Dopo il 2009 e il 2018, l’arrivo a Le Grand-Bornand sarà nuovamente condizionato dall’accoppiata in salita Romme – Colombière. Ma questa volta sarà preceduta dall’ascesa al Mont-Saxonnex (5,7 km all’8,3%) prima salita verso il Plateau de Solaison; e questo offrirà quindi una tripla scalata su una distanza di oltre 20 km al vicino al 9%. Certo è che sarà una giornata per gli scalatori migliori.
Nona tappa, 4 luglio: Cluses-Tignes, 145 km
Nel 2021 si ritornerà a Tignes per cancellare la frustrazione del mancato appuntamento del 2019. Il Tour manterrà la sua parola salendo per la seconda volta verso il Col du Pré e, naturalmente, verso il maestoso Cormet de Roselend prima di lanciarsi sulla lunga salita finale che si insinua sotto la diga fino alla Val Claret.
Giorno di riposo, 5 luglio
Decima tappa, 6 luglio: Albertville-Valence, 186 km
Ai piedi delle località della Savoia, per questa volta Albertville, la porta delle Alpi, non condurrà i corridori verso le vette. Dirigendosi verso le valli dell’Isère e del Rodano, il percorso è chiaramente preparato per una battagliae tra i velocisti.
Undicesima tappa, 7 luglio: Sorgues-Malaucene, 199 km
Cinque anni dopo una visita ventosa, il Tour ritorna al Gigante della Provenza che è diventato Parco Naturale Regionale, per una doppia salita (di cui quella quasi inedita che attraversa Sault) e un arrivo a ranghi ristretti.
Dodicesima tappa, 8 luglio: Saint-Paul-Trois-Chateau – Nimes, 161 km
Dopo un viaggio lungo le magiche Gorges de l’Ardèche, che per la prima volta saranno interamente visitate dal Tour, questa tappa dovrebbe concludersi con uno sprint a ranghi ristretti a Nîmes, come nel 2019 con un traguardo simile. Bisognerà comunque stare molto attenti: il vento potrebbe essere un fattore chiave e e potrebbero verificarsi dei ventagli.
Tredicesima tappa, 9 luglio: Nimes-Carcassonne, 220 km
Dalle arene romane considerate le meglio conservate al mondo, fino alla città medievale parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO, questa tappa seguirà il corso della storia. Ci dice anche che, nonostante ciò che la geografia sembra suggerire, non c’è mai stato un arrivo alle torri di Carcassonne con uno sprint a ranghi ristretti.
Quattordicesima tappa, 10 luglio: Carcassonne-Quillan, 184 km
Piuttosto calmo fino a Lavelanet, il viaggio verso i Pirenei diventerà rapidamente un giro sulle montagne russe a partire da Montségur: la cittadella delle vertigini e le sue aspre salite. Poi il Col de la Croix des Morts e il Col de Saint-Louis, che i corridori raggiungeranno pedalando sullo spettacolare Viaduc de l’Escargot, stuzzicherà l’appetito degli scalatori più affamati.
Quindicesima tappa, 11 luglio: Ceret-Andorre La Vieille, 192 km
Una partenza inedita da Céret, nonché una prima tappa nell’area dei Pirenei orientali dal lontano 2009. Sarà un viaggio attraverso Prades, Font-Romeu, il col de Puymorens, il Port d’Envalira e Beixalis con tratti tanto difficili da scalare quanto difficili da scendere: il Principato incoronerà un vero re delle montagne.
Giorno di riposo, 12 luglio
Sedicesima tappa, 13 luglio: Pas de la Case-Saint Gaudens, 169 km
I contendenti alla maglia gialla potrebbero godersi un momento di tregua, e il profilo di tappa collinare sembra favorire i corridori in fuga che saranno ancora abbastanza freschi in questa terza settimana di gara. Dovranno dare una scossa alla gara se non vorranno perdere una delle ultime chiare opportunità di brillare.
Diciassettesima tappa, 14 luglio: Muret-Saint Lary Soulan, 178 km
Il Tour riprende dal fondo dei Pirenei per affrontarli in modo diverso, con questa tappa che ha due facce, con una grande parte in linea che va oltre i 100 chilometri, prima di affrontare tre grandi ascese consecutive: Peyresourde, Val Louron-Azet e per finire , i 16 km di salita con una pendenza media prossima al 9% dell’impietoso Col du Portet. Sarà un gran bello spettacolo.
Diciottesima tappa, 15 luglio: Pau-Luz Ardiden, 130 km
Densa, tesa, selettiva con l’ascesa ai due giganti dei Pirenei: il Tourmalet e il Luz Ardiden, dove si conoscerà il verdetto della battaglia finale per la maglia gialla. In ogni caso i big della generale dovranno trovare un modo per guadagnare abbastanza tempo in classifica generale su coloro che sono più bravi nelle prove contro il tempo.
Diciannovesima tappa, 16 luglio: Mourenx-Libourne, 203 km
Nella tradizionale “tappa della Landa”, si prevede logicamente uno sprint di gruppo in base al numero di velocisti ancora in gara dopo essere sopravvissuti alle montagne. Ma saranno in grado di controllare gli eventi e le circostanze? Perchè non è da escludere un attacco da lontano.
Ventesima tappa, 17 luglio: Libourne-Saint Emilion (cronometro individuale), 31 km
La prestigiosa cornice dei vigneti renderà la tappa ancora più impressionante e ricorderà a molti la cronometro Bordeaux-Pauillac nel 2010, quando Fabian Cancellara aveva battuto Tony Martin per 17 secondi. E il dramma dovrebbe essere ben presente durante la giornata, poiché le cronometro finali del Tour hanno sempre quella vocazione di decidere chi conquisterà la maglia gialla finale.
Ventunesima tappa, 18 luglio: Chatou-Parigi, 112 km
Chatou è il felice “prescelto” per questo quarto avvio consecutivo della tappa finale nel dipartimento degli Yvelines, e che continuerà ad esserlo fino al 2023. Gli Yvelines sono diventati una terra di ciclismo, hanno infatti accolto con favore la partenza della Parigi-Nizza già dieci anni anni fa, e ospiteranno la disciplina del ciclismo (strada, pista, mountain bike e BMX) per i Giochi Olimpici 2024 di Parigi.
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Foto: Lapresse