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Canoa, Daniele Molmenti: “L’extreme slalom è una disciplina in crescita e molto spettacolare, ma il regolamento va perfezionato”

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Lunga intervista del DT della canoa slalom dell’Italia, Daniele Molmenti, al sito federale: il tecnico azzurro ha tracciato un bilancio del 2020, presentando la preparazione effettuata in vista dei Giochi del 2021, commentando anche l’inclusione dell’extreme slalom nel programma di Parigi 2024.

Sull’introduzione dell’extreme slalom a Parigi 2024: “Da canoista dell’acqua mossa non posso che essere contento che questo sport sia sempre più richiesto e attiri sempre più l’attenzione. L’extreme è una disciplina in crescita e molto spettacolare, ma penso che il regolamento debba essere perfezionato per rendere le gare più tecniche. Molte federazioni sono indietro su questa disciplina e bisogna lavorare per arrivare a Parigi con uno spettacolo degno di un’Olimpiade“.

Ci si avvia verso il 2021, stagione olimpica: “Come prima cosa abbiamo cambiato un po’ l’impostazione della direzione tecnica. Abbiamo affidato incarichi precisi ai diversi tecnici al fine di dare a tutti quanti dei punti di riferimento chiari. Ovviamente si tratta sempre di un lavoro corale frutto anche di un confronto continuo tra i tecnici, i quali hanno già dato un’ottima risposta. L’obiettivo è tarare l’allenamento sulle peculiarità di ogni singolo atleta per esaltarne le doti. Sono partiti inoltre tanti progetti per le società come il Fick Coach o il progetto per la canoa femminile, tutti volti alla crescita del movimento. Mi auguro che ci sia ampia partecipazione perché solo con il contributo di tutti potremmo arrivare ai risultati sperati“.

L’emergenza sanitaria cambia la preparazione degli azzurri: “Quest’anno non potremo andare in Australia come fatto negli anni passati, stiamo quindi valutando alcune alternative in Europa e sull’Isola de la Reunion che è un dipartimento francese nell’Oceano Indiano dove troveremmo condizioni climatiche favorevoli e un canale artificiale di slalom poco conosciuto. In ogni caso sono previsti raduni a gennaio e febbraio. Ci aspetta una stagione importante, nella quale dovremo concludere il percorso iniziato quattro anni fa per Tokyo e al tempo stessa aprire la strada per Parigi 2024, lavorando su quei giovani che hanno già le carte in regola. Per loro abbiamo già predisposto delle agevolazioni ed un lavoro mirato“.

Questo il calendario degli azzurri: “Gli Europei di maggio saranno importantissimi non solo perché abbiamo la possibilità di giocarci la qualificazione olimpica della canadese maschile in casa, ma anche perché segneranno di fatto la ripresa ufficiale delle attività. Siamo stati rallentati per un caso Covid nel gruppo azzurro, ma non abbiamo perso di vista i nostri obiettivi. I ragazzi sono tutti molto motivati anche se c’è ancora nell’aria una sensazione di incertezza di cui è difficile liberarsi. Il 2020 ha lasciato un segno, inutile negarlo, e alle incertezze ognuno risponde a modo proprio, adesso la cosa importante è cercare di non ammalarsi, ma se anche dovesse succedere l’importante è non scoraggiarsi e tenere fisso l’obiettivo. La preparazione olimpica di tutti è stata influenzata dal Covid ma ci sono Nazionali che per diversi motivi riescono a continuare la programmazione più facilmente, alcuni atleti inoltre si sono mossi in autonomia andando a cercare le condizioni migliori per allearsi. Noi continueremo a lavorare sulla strada tracciata negli ultimi anni“.

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Foto: Pier Colombo

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