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Canottaggio, azzurri soddisfatti per la conferma dei doppi pesi leggeri nel programma olimpico di Parigi 2024

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Il Consiglio Esecutivo del CIO ha approvato il programma delle Olimpiadi di Parigi 2024: sono 32 gli sport ai Giochi, uno in meno rispetto a Tokyo 2020. Viene finalmente ottenuta la perfetta parità di genere nel numero degli atleti presenti: a Tokyo 2020 saranno 11092 i partecipanti, mentre a Parigi 2024 saranno 10500, equamente divisi tra uomini e donne, 5250 per sesso. Il perfetto equilibrio di genere viene mantenuto, sia come numero di atleti qualificati che come numero di ori in palio, anche nel canottaggio: c’è però una variazione, dal momento che cala il numero di atleti. Si scende da 263 a 251 per genere, per un totale di 502 qualificati contro i 526 di Tokyo 2020. Invariato invece il numero degli eventi, nonché le specialità olimpiche. Salvi dunque i doppi pesi leggeri maschile e femminile, che avrebbero potuto lasciare il posto al coastal rowing, il cui ingresso nel programma olimpico parrebbe soltanto rinviato al 2028.

Di seguito le reazioni degli azzurri e del presidente della Federcanottaggio riportate dal sito federale.

Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro): “E’ un’ottima notizia per il mondo remiero che la categoria sia stata riconfermata, in quanto ha molto da offrire in quanto a competitività e alle emozioni che sa suscitare in chi assiste alle gare PL. Per quanto mi riguarda, tuttavia, rimango concentrato al 100% sui Giochi di Tokyo senza pensare a cosa verrà dopo”.

Stefano Oppo (Carabinieri): “Ho appreso da poco della conferma dei PL a Parigi 2024, e mi fa molto piacere. Ora sono ovviamente concentrato al massimo sul 2021, che ci auguriamo possa vedere disputarsi i Giochi di Tokyo, ma la news della conferma dei pesi leggeri a Parigi 2024 è ottima per la categoria, e lo è anche personalmente perché mi dà un’altra opportunità per il futuro. Inoltre, parlando in generale, permetterà all’Italia del canottaggio di mantenere un ampio bacino di giovani pesi leggeri, maschi e femmine”.

Federica Cesarini (Fiamme Oro-Gavirate): “Sono felicissima! Mi ero infatti rassegnata all’idea di smettere, magari avrei provato ad entrare nella squadra senior, ma penso che sarebbe stato molto difficile farcela. Avevo rinunciato, e invece oggi è arrivata questa bellissima sorpresa, per me e per tutto il movimento che, mia opinione, merita di stare nel programma olimpico. Sono contenta, se la salute me lo permetterà continuerò anche dopo Tokyo”.

Valentina Rodini (Fiamme Gialle): “Vado controcorrente, ma secondo me avere tenuto i pesi leggeri così, con due sole imbarcazioni tra maschi e femmine, resta riduttivo. Io sono della scuola di pensiero che sarebbe stato meglio allargare la categoria, e aggiungere una barca di punta, così da dare anche a noi la possibilità di misurarci in altre specialità. Da peso leggero quale sono, naturalmente mi reputo contenta della scelta presa dal CIO, per me e per le ragazze come me che in futuro avranno almeno un’altra opportunità per misurarsi da pielle a livello olimpico. Tuttavia, se avessero tolto la categoria dal programma olimpico, mi sarei comunque impegnata per entrare in squadra senior insieme a Federica, con la quale mi trovo benissimo e sono stata fortunata, perché grazie al sodalizio con lei ho raggiunto traguardi importanti. Avremmo probabilmente dovuto lavorare ancora di più, soffrire di più, ma almeno avremmo avuto più possibilità, essendoci più barche a disposizione”.

Così il presidente federale, Giuseppe Abbagnale: “La decisione era nell’aria da diversi giorni ed aver appreso, ufficialmente, che tutti i nostri pesi leggeri possono lavorare e impegnarsi avendo una visione olimpica per almeno altri quattro anni, mi riempie di gioia. Questo fa bene all’Italia del canottaggio e a tutte le atlete e gli atleti che appartengono alla categoria pesi leggeri. Ma oltre alla decisione di non togliere i pesi leggeri dal programma olimpico, che come ho detto mi rincuora, nutro preoccupazione per le prossime qualificazioni olimpiche in vista di Parigi 2024, alla luce della scelta di ridurre di 24 unità il numero complessivo degli atleti presenti alle Olimpiadi per il canottaggio. Questo significa che sarà ancora più complicato e difficile strappare il pass per partecipare ai Giochi Olimpici. Non appena sarà ufficializzato il percorso da intraprendere, lavoreremo per essere comunque pronti ad affrontare questa ennesima sfida“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: archivio privato Pietro Willy Ruta

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