Ciclismo

Ciclismo, Axel Merckx avverte Van Aert e Van der Poel: “Non fate la fine di Marianne Vos”

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Axel Merckx teme che Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel possano soffrire di un possibile fuori giri. Il belga, figlio d’arte del Cannibale Eddy, nonché team manager dell’Hagens Berman Axeon, nella sua consueta rubrica personale sul quotidiano belga La Dernière Heure, ha avvertito i due giovani fuoriclasse del ciclocross e del movimento su strada, mettendoli in guardia sui pericoli di gare e allenamenti eccessivi.

Sia Van Aert che Van der Poel sono reduci da un’annata decisamente positiva, nonostante il calendario ridimensionato, e dove il primo ha conquistato, su tutte, la Milano-Sanremo, mentre il nipote di Raymond Poulidor il Giro delle Fiandre, a 34 anni di distanza dal padre Adrie. Il tutto senza dimenticare il loro dominio negli ultimi anni nel ciclocross tra Mondiali, Europei, Coppa del Mondo, e che ha dato ad entrambi il là alle imprese su strada. Ma Merckx ritiene che le gare fuoristrada durante l’inverno, e un fitto programma di corse su strada, possano portare a dei possibili fuori giri.

“Il fatto che Van Aert stia già lavorando sul ciclocross mi sembra un po’ troppo prematuro. La sua stagione su strada è appena finita – ha detto Axel, aggiungendo che quest’anno il belga è anche stato fermo a lungo per un infortunioNon dovrebbe sottovalutare l’energia che gli è servita per tornare dall’infortunio. Intanto, non ha avuto una vera pausa in tre anni. Questo è ciò che mi preoccupa, così come per Mathieu Van der Poel”.

Merckx ritiene che Marianne Vos possa essere un valido esempio delle sue preoccupazioni: “Anche Marianne Vos ha fatto e vinto tutto per anni: su strada, a cronometro, su pista. Ma un giorno il suo corpo le ha detto di fermarsi, si è ammalata e non è mai più tornata al suo vecchio livello, a eccezione di qualche lampo. Spero che Wout e Mathieu ci riflettano, con i loro allenatori e il loro entourage“.

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