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Ciclocross, Superprestige 2020-2021: Mathieu van der Poel va a caccia di immediato riscatto a Heusden-Zolder

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Sabato 26 dicembre si correrà la settima tappa dell’edizione 2020-2021 del Superprestige di ciclocross. Il teatro in cui i grandi della disciplina si affronteranno è il GP Eric De Vlaeminck di Heusden-Zolder, fino all’anno scorso casa di una prova di Coppa del Mondo e sede dei Mondiali del 2002 e del 2016. Si tratta di un circuito abbastanza veloce e molto tecnico, il quale presenta alcuni scenografici passaggi nel bosco di Zolder e delle discese mozzafiato.

Il grande favorito, ovviamente, è Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix). Il campione del Mondo è uscito vincitore da tre delle prime cinque gare disputate quest’anno e ieri a Herentals ha perso a causa di una foratura che l’ha trafitto mentre era in testa. Peraltro, quello di Zolder è un tracciato anche più adatto a lui rispetto a circuiti molto duri come il sopraccitato o Namur. Non a caso, il neerlandese ha vinto le ultime tre edizioni del GP Eric De Vlaeminck.

Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che ha trovato il primo successo stagionale a Herentals, sarà il rivale più temibile per van der Poel. Il belga a sua volta si trova a sua agio su questo tracciato, tanto che vi ha vinto il suo primo Mondiale nel 2016. Negli ultimi due scontri diretti a Zolder, però, si è dovuto arrendere a van der Poel, il quale, da quando si è lasciato alle spalle i problemi al ginocchio, ha sovente una marcia in più rispetto all’avversario in ogni gara di ciclocross, soprattutto in quelle, come Zolder, che richiedono una grande abilità dal punto di vista tecnico.

E’ difficile, invece, farsi un’idea certa di cosa possano combinare il belga Eli Iserbyt (Pauwels Sauzen-Bingoal) e il britannico Tom Pidcock (Trinity). I due giovanissimi sono stati i più abili nel mettere i bastoni tra le ruote ai Dioscuri in queste loro prime uscite stagionali. Inoltre, ambedue si sono imposti a Zolder quando correvano nelle categorie giovanili. Tuttavia, Pidcock non ha mai gareggiato qua tra gli Elite, mentre Iserbyt, nel 2019, andò molto male, anche perché non si era ancora ripreso del tutto dalla crisi di freddo patita la settimana prima a Namur.

Il vero terzo incomodo, allora, potrebbe essere il campione del Belgio Laursen Sweeck (Pauwels Sauzen-Bingoal), il quale ha mostrato una condizione in crescendo nelle ultime uscite e a Zolder è solito esaltarsi. Sweeck, negli ultimi quattro anni, è arrivato tre volte secondo al GP Eric De Vlaeminck e nel 2017 si è pure tolto il lusso di lasciarsi dietro Van Aert. Un altro nome insidioso, oltretutto, è quello di Quinten Hermans (Tormans), apparso finalmente brillante, dopo l’infortunio patito su strada, in quest’ultima settimana di gare. Egli già l’anno scorso fu capace di concludere al terzo posto.

Non va chiaramente sottovalutato nemmeno Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen-Bingoal), il quale sta vivendo la stagione migliore della carriera. Tuttavia, il belga a Zolder non si è mai trovato a suo agio e potrebbe anche decidere di risparmiarsi per concentrarci sulla prova di Coppa del Mondo che si terrà il giorno seguente a Dendermonde, nella quale dovrà difendere la sua leadership in classifica generale. Il malconcio Toon Aerts (Telenet), il quale è stato investito in allenamento pochi giorni fa, potrebbe a sua volta disinteressarsi un po’ alla lotta per il successo parziale, per concentrarsi solo su Iserbyt, al quale deve recuperare quattro punti nella graduatoria del Superprestige.

Tra le donne i favori del pronostico sono per Lucinda Brand (Telenet), la quale è in grandissima forma e qua ha vinto lo scorso anno. La campionessa del Mondo Ceylin del Carmen Alvarado (Alpecin-Fenix), tuttavia, è tornata al successo a Herantals dopo un mese e mezzo di digiuno e sembra starsi finalmente ritrovando. Già seconda l’anno scorso, la neerlandese di origini caraibiche, viste le sue grandissime qualità dal punto di vista tecnico, sulla carta è la rivale più temibile per Brand.

Il ruolo di terzo incomodo, come sovente accaduto quest’anno, spetta a un’altra neerlandese: Denise Betsema (Pauwels Sauzen-Bingoal). La nativa dell’isola di Texel è arrivata sul podio delle ultime dieci gare da lei disputate, ma solo in un caso ha vinto. Ad ogni modo, un tracciato veloce e tecnico come Zolder è adatto a lei, ma deve assicurarsi di non arrivare in volata con Brand e del Carmen Alvarado, contro le quali, in uno sprint, parte sfavorita.

Non va sottovalutata neanche la Cannibale Marianne Vos (CCC), la quale ha esordito con vittoria a Essen, ove mancavano le big, e poi ha sfornato una bella prestazione anche a Herentals. Vos a Zolder ha vinto ben sette volte e in volata parte favorita contro chiunque. Il GP Eric de Vlaeminck, invece, non sembra essere particolarmente adatto alla grande sorpresa di questo dicembre, vale a dire la campionessa degli USA Clara Honsinger. La statunitense si è dimostrata al livello delle migliori su tracciati molto duri come Gavere, Namur ed Herentals, i quali non assomigliano per nulla a Zolder.

Per quanto riguarda le azzurre, sia per Eva Lechner (Starcasino) che per Alice Maria Arzuffi (777), una top-10 sarebbe un ottimo risultato. La prima qua si trova storicamente abbastanza bene, ma non sembra ancora essersi ripresa del tutto dall’infortunio di Tabor. La seconda, invece, preferisce tracciati più duri, ma dopo un lento inizio pare che pian piano stia entrando in condizione e a Essen ha portato a casa un bel settimo posto con una gara in rimonta.

Eventuali sorprese, invece, potrebbero essere la neerlandese Inge van der Heijden (777), la quale sembra essere uscita dal periodo difficile che stava vivendo, e la francese Perinne Clauzel, un’altra ragazza che sta stupendo in questi ultimi mesi del 2020. Le due sono arrivate, rispettivamente, terza e seconda due giorni fa a Essen, su un tracciato molto tecnico. Van der Heijden, inoltre, fu quinta proprio qua a Zolder nel 2019. Altre due ragazze che potrebbero stupire, date le loro grandi doti di bike handling, sono le neerlandesi Puck Pieterse (Alpecin-Fenix), attuale campionessa d’Europa U23, e Aniek van Alphen (Credishop).

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Foto: OA Sport

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