Combinata nordica
Combinata nordica, Coppa del Mondo Ramsau 2020: giornata storica, parte il circuito femminile!
Venerdì 18 dicembre 2020 sarà una giornata storica negli sport della neve, in quanto prenderà ufficialmente il via la Coppa del Mondo femminile di combinata nordica. Il massimo circuito rosa si affiancherà quindi a quello maschile, nato nell’ormai lontano inverno 1983-84, avvicinando così la disciplina alla piena parità sessuale. Peraltro non va dimenticato che tra pochi mesi, durante i Mondiali di Oberstdorf 2021, verrà assegnato il primo titolo iridato di sempre. L’obiettivo non dichiarato da parte della Fis è quello di permettere alla combinata nordica femminile di entrare nel programma dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, allo scopo di raggiungere la piena parità sessuale anche nella manifestazione a Cinque cerchi. Per onestà intellettuale, bisogna sottolineare come la versione della combinata riservata alle donne sia ancora in fase embrionale e come la Federazione internazionale stia letteralmente forzando le tappe. Cionondimeno è apprezzabile come si stiano smuovendo mari e monti per promuovere questa novità.
Va rimarcato come il calendario sia tutto da definire. Inizialmente erano previste quattro gare di Coppa del Mondo, distribuite tra Lillehammer e Otepää. Tuttavia, entrambe le tappe sono state annullate per problematiche relative al Covid-19 e, di conseguenza, si era palesato il rischio che la stagione 2020-21 non potesse andare in scena. In realtà nelle ultime settimane si è riusciti a imbastire quantomeno una competizione in quel di Ramsau am Dachstein, in maniera tale da consentire alle atlete di confrontarsi prima di Natale. Non è ancora chiaro se vi saranno altre prove del massimo circuito da qui a fine stagione, ma l’augurio è che si possa mandare in scena qualche altra gara, allo scopo di avere qualcosa di più di una parodia della Coppa del Mondo (perché tale sarebbe una Sfera di cristallo assegnata sulla base di un’unica prova).
Chiaramente, ogni disciplina ha le sue protagoniste. Chi sono quelle annunciate della combinata nordica femminile? Alla luce di quanto visto nell’ultimo biennio, durante il quale sono state organizzate competizioni di carattere internazionale nel circuito di Continental Cup (Coc), la donna da battere risponde al nome di Tara Geraghty-Moats. La ventisettenne statunitense vanta un passato agonistico sia nel biathlon (dove non ha lasciato il segno) che nel salto con gli sci (ove ha invece ottenuto diversi piazzamenti di prestigio). Essendosi già confrontata agonisticamente sia sugli sci stretti che sul trampolino, l’americana ha un ovvio vantaggio in termini di competitività in ambedue gli ambiti. Lo dimostra il fatto di aver vinto la bellezza di 15 delle 17 gare di Coc a cui ha preso parte sinora! Solamente due avversarie sono riuscite a batterla negli ultimi due anni. Si tratta della norvegese Gyda Westwold-Hansen e della giapponese Anju Nakamura, entrambe venute al mondo nel XXI secolo.
Già, anche questo è un fatto da sottolineare. Geraghty-Moats è una donna ormai formata e nel fiore degli anni, mentre molte delle sue contendenti sono delle teenager d’assalto, destinate quindi a crescere di colpi nel prossimo futuro. Le già citate Westwold-Hansen e Nakamura sono solo due delle ragazze più interessanti, ma il novero delle adolescenti rampanti è ben più ampio e, tra le promesse protagoniste del circuito, vanno annoverate anche le tedesche Jenny Nowak e Maria Gerboth, le austriache Lisa Hirner e Sigrun Kleinrath, la norvegese Marte Leinand Lund, la giapponese Ayane Miyazaki e la russa Alexandra Glazunova. A proposito di Russia, attenzione a non sottovalutare anche la ben più navigata Stefaniya Nadymova, la quale però è praticamente coetanea della già citata Geraghty-Moats.
All’interno di questo panorama, l’Italia si candida a recitare un ruolo da protagonista. Il fulcro del movimento azzurro sarà l’ex saltatrice Veronica Gianmoena, la quale nell’ultimo biennio si è affermata come una delle migliori dieci atlete del mondo. Alla luce di quanto visto sinora, la venticinquenne trentina può proporsi costantemente nella top-ten, accarezzando anche l’idea di poter salire sul podio se le circostanze dovessero permetterglielo. Anche nel Bel Paese non mancano le teenager, capitanate da Annika Sieff e Daniela Dejori, rispettivamente classe 2003 e 2002. Entrambe sono si sono espresse egregiamente nelle competizioni di carattere giovanile, sottintendendo di poter crescere progressivamente di colpi e inserirsi nella contesa per le posizioni che contano anche a livello senior. Si può inoltre fare affidamento su svariate ragazze venute al mondo dal 2005 in poi, delle quali però è ancora prematuro parlare, in quanto troppo giovani per poter fare qualsiasi valutazione in merito alle loro future possibilità agonistiche.
Foto: © FIS / Romina Eggert