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Dall’America, il cloud chasing: lo sport che si fa svapando
Chi ha detto che la popolarità delle e-cigarettes sia già arrivata al capolinea? L’America ha da poco lanciato una nuova tendenza, amata dai vapers di tutto il mondo: il cloud chasing, che consiste nel creare una nuvola di vapore più grande di quella degli altri partecipanti a questo originale contest.
Il fenomeno si è rapidamente espanso a macchia d’olio e moltissimi appassionati di sigarette elettroniche hanno scelto di cimentarsi in questo curioso trend anche in Italia. Ma com’è possibile ottenere risultati tanto scenografici? In che modo creare la miscela perfetta con cui ottenere tale tipologia di vaping?
Cloud chasing: definizione e prerequisiti
Il cloud chasing è stato recentemente definito un vero e proprio sport: ne consegue che allenamento e tecnica siano due prerequisiti fondamentali per ottenere buoni risultati. In primo luogo, è doveroso chiarire che il vaping in questione si ottiene con un liquido contenente un tasso di glicerina vegetale più alto rispetto alla versione tradizionale. Ciò permette di creare vere e proprie nebulose – dalla consistenza densa e calda – ottenute attraverso wattaggi molto elevati (circa 16650 Watt).
E così, i vapers statunitensi hanno scelto di trasformare le proprie abilità personali in vere e proprie competizioni: nascono recentemente l’International Cloud Championship e le World Series of Vape, alcune tra le più rilevanti competizioni del settore.
Quali sono le caratteristiche che trasformeranno i partecipanti in cloud chasers da medaglia d’oro? Eccole di seguito:
- Personalizzazione della sigaretta elettronica: l’argomento è molto più complesso di quanto si possa immaginare. Al momento, basti sapere che lo svapo competitivo richiede kit e liquidi pensati ad hoc. La qualità fa da padrona: le componenti non devono surriscaldarsi neppure sotto sforzo.
- Capacità dei polmoni: la tecnica di inalazione è fondamentale. Chiunque voglia ottenere risultati degni di nota, dovrebbe possedere dei polmoni ben allenati, esattamente come avviene per gli sportivi più tradizionali.
- Tricks a non finire: i tricks (letteralmente, trucchi/giochi) consentono di valutare l’esperienza e la creatività dello svapatore. Anelli di vapore, palline e fiotti sono i must-have per impressionare le giurie e i cloud gazers, ovvero coloro che tifano per i concorrenti e guardano video/contest a tema).
Tra le figure certamente più apprezzate in termini di complessità, è possibile citare il drago: consiste nella produzione di quattro nuvole di vapore nello stesso momento.
Gare di cloud chasing: curiosità e montepremi
Se è vero che la passione è spesso sufficiente per avvicinarsi ad uno sport, è bene ricordare che le competizioni di vapers presentano anche benefit aggiuntivi. I montepremi dei contest mondiali possono ammontare a svariate migliaia di euro e comprendono anche qualche accessorio extra con cui continuare a svapare (ma con stile).
Gli altri classificati sono soliti portarsi a casa liquidi e custodie per la propria e-cigarette, nonché buoni spesa da consumare presso i rivenditori/testimonials convenzionati con gli eventi.
Insomma, nel cloud chasing lo spirito sportivo regna sovrano: il fair-play non intacca di certo la passione che i vapers nutrono per questo curioso passatempo, creando un mix bilanciato di originalità, bravura e divertimento. Basti pensare al fatto che alcuni professionisti sono in grado di generare nuvole di vapore di oltre 2 metri di lunghezza.
Consigli per praticare cloud chasing: cosa sapere?
I giovani (e non solo) che vogliono apprendere le basi del cloud chasing, dovrebbero tenere a mente i seguenti suggerimenti:
- Il cloud chasing non è una tipologia di svapo che prevede l’uso di liquidi aromatici: i veri vapers si concentrano solo sulle dimensioni e sulle forme delle proprie nebulose.
- È importante optare per componenti di qualità che non si surriscaldano rapidamente: a tal proposito, si preferiscono dispositivi elettronici e non meccanici.
- Sarebbe bene scegliere una sigaretta elettronica dotata di circuito di controllo interno, tenendosi inoltre aggiornati su tutte le novità di mercato. Migliorare le prestazioni e la potenza dell’e-cigarette resta la priorità assoluta: l’attrezzatura può fare la differenza e dare libero sfogo alla creatività dello svapatore.
In aggiunta a quanto detto, è importante sottolineare che – prima di prendere parte ad una competizione – è pur sempre necessario valutare la resistenza della propria sigaretta elettronica. Il rischio che si corre è quello di fondere il meccanismo interno nel bel mezzo della performance, dimostrando scarsa professionalità ed esperienza. Un vero sportivo dovrebbe sempre prendersi cura della propria attrezzatura di gara, quindi occhio ad evitare leggerezze fatali.
Cloud chasing: consigli e suggerimenti advanced
Tra le regole generali che gli aspiranti vapers professionisti dovrebbero tenere a mente, si ricorda la scelta del coil adatto al cloud chasing: minore è la resistenza, maggiore è il vapore prodotto a seguito dell’inalazione. Di conseguenza, la maggior parte dei pro opta per un modello dual coil, nonché per mod meccanici che consentono di generare notevoli flussi d’aria.
Infine, la tecnica di respirazione fa da padrona; qualora si espiri troppo velocemente, infatti, si rischierà di far diradare la nuvola ancor prima di creare la colonna di vapore che rende lo sport tanto scenografico.
Espirare lentamente significa controllare – non prima di qualche mese di allenamento – la direzione e/o la forma della propria creazione. A far la differenza, ovviamente, sono sempre la creatività e la passione del vapers.
Non resta altro da fare che studiare attentamente i trucchi del mestiere per arrivare preparati alle competizioni che, con ogni probabilità, verranno organizzate quanto prima anche in Italia.
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Foto: Shutterstock