Formula 1
F1, anticipazioni sulla Ferrari 2021. Cosa cambierà e su quali aree intervenire. Binotto promette un anno migliore
Il Mondiale 2020 di F1 ormai è vicino ai titoli di coda e sul tracciato di Yas Marina, nel prossimo weekend, andrà in scena l’ultimo atto. Un’annata infausta per la Ferrari nella quale le soddisfazioni sono state decisamente poche e le amarezze molte. Un dato su tutti la posizione nella classifica dei costruttori: il sesto posto attuale è il peggior risultato dal 1981. Una disfatta storica acuita dal fatto che nel campionato a cui si riferisce il leggendario Gilles Villeneuve portò a casa due vittorie (in Spagna e a Montecarlo), mentre in questa stagione c’è lo zero alla voce “successi”.
E dunque si deve ripartire in qualche modo. Mattia Binotto, Team Principal della Ferrari, sta cercando di riorganizzare il Reparto Corse tenendo conto dei cambiamenti futuri in fatto di “Budget Cup” e così si spiega il passaggio di Simone Resta alla Haas, mentre Enrico Cardile assumerà il ruolo di responsabile del telaio a Maranello. Non cambiano invece gli altri ruoli comunicati lo scorso luglio, sia le varie aree di competenza. In altre parole, Enrico Gualtieri sarà ancora il responsabile della Power Unit, mentre Laurent Mekies avrà sempre la carica di direttore sportivo e responsabile delle attività di pista. Probabilmente la Rossa cercherà di rinforzarsi laddove ci sono dei punti deboli nell’organico soprattutto per arrivare pronta all’anno della “rivoluzione” (il 2022).
Pensando all’anno venturo e tenendo conto dei regolamenti che limitano le aree di intervento, ci si concentrerà sul motore e il retrotreno. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport in questi giorni e come confermato anche da altri addetti ai lavori, la scuderia di Maranello disporrà di un propulsore molto più prestazionale, definito il “Superfast”. La Ferrari, infatti, ritiene che i risultati al banco siano tali da aver recuperato quei 50 cv di gap dai propri rivali, tra gli aspetti critici della vettura di quest’anno. Facendo un parallelismo, la monoposto del Cavallino avrebbe così la stessa potenza delle Red Bull motorizzate Honda e un disavanzo di 10 cv rispetto alle Mercedes. “Al momento non abbiamo il miglior propulsore ma nella prossima stagione ne avremo uno completamente nuovo. In Ferrari si sono fatti grossi investimenti nello sviluppo di un motore per il 2021 e per il 2022. Al momento stiamo facendo dei test al banco prova e credo che il feedback in termini di prestazioni e affidabilità sia molto promettente”, si era così espresso Binotto sul tema nelle sue recenti esternazioni pubbliche.
I restanti interventi riguarderanno il retrotreno. Come aveva dichiarato circa due mesi fa il citato Resta in un’intervista ad Autosprint, vi sarà un nuovo assale posteriore con sospensioni completamente ridisegnate, tenendo conto anche dell’aerodinamica, con il fondo effetto suolo che ridurrà il carico del 10%. Tutte idee per cercare di dare più stabilità alla monoposto e renderla più efficiente sotto tutti i punti di vista. Un “cambio d’abito”, in questo caso, che costerà i “due gettoni” delle norme tecniche. Tuttavia, per la Rossa sarà importante rimettersi in carreggiata e quantomeno rivaleggiare con Red Bull nel ruolo di seconda forza del campionato. Poi, nel 2022, si tenterà l’attacco alla Mercedes, considerando che tante risorse (fonte: La Gazzetta dello Sport) saranno indirizzate in quel progetto.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse