Formula 1
F1, Charles Leclerc troppo aggressivo nel Mondiale 2020? Poca scelta con una SF1000 lenta
“L’aggressività che mi è costata il podio in Turchia e mi ha portato all’incidente nella seconda gara in Bahrain è anche quella che mi ha permesso durante la stagione di ottenere dei risultati e fare tanti punti quando proprio non ce lo aspettavamo“.
Sono queste le parole di Charles Leclerc, nell’intervista concessa a Umberto Zappelloni de il Giornale. Il monegasco, reduce da un’annata molto difficile in F1 con la Ferrari (conclusa nella classifica piloti in ottava posizione con 98 punti all’attivo), è stato criticato più di una volta per la sua eccessiva irruenza.
Charles, infatti, avrebbe peccato di scarsa lucidità in situazioni critiche, quando avrebbe potuto accontentarsi. Il caso menzionato della Turchia è emblematico in questo, ma nello stesso tempo ci sono altri episodi nei quali, senza la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, la posizione della Ferrari n.16 sarebbe stata ben peggiore.
In quali circostanze? Nel primo round iridato in Austria (secondo), a Silverstone (terzo), sempre in terra britannica (quarto), a Portimao (quarto) per fare alcuni esempi. In definitiva, tutto questo nasce da un problema chiaro e semplice: le scarse prestazioni della SF1000. E’ lapalissiano che se Leclerc avesse avuto a propria disposizione una macchina più competitiva avrebbe avuto meno necessità di rischiare tanto in ogni circostanza. Nel contesto di quest’anno, invece, ogni opportunità doveva essere sfruttata e la percentuale di rischio saliva vertiginosamente.
Pertanto, la condotta di gara del ragazzo del Principato, finita spesso sotto la lente di ingrandimento della critica, non può non essere contestualizzata rispetto alle deficienze evidenti del mezzo con cui lui e il tedesco Sebastian Vettel hanno dovuto convivere. Ovviamente, ci sono degli errori come in Turchia, in Stiria e in Bahrain, ma tutto questo nasce dal disagio tecnico spiegato.
Nel 2021 qualcosa cambierà? La Ferrari disporrà di un motore profondamente rivisto e interverrà in maniera sostanziale sul retrotreno, ma non potrà toccare il telaio, che da regolamento sarà il medesimo. Un grande handicap? Sicuramente sì, ma fare peggio di quest’anno è abbastanza complicato.
[sc name=”banner-dirette-live”]
Foto: LaPresse