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Formula 1

F1, George Russell e il ‘boicottaggio involontario’ della Mercedes. Evitata una situazione imbarazzante

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No, così non l’avevamo mai vista. La Mercedes è senza dubbio tra le deluse del GP di Sakhir, penultimo round del Mondiale 2020 di F1. Le Frecce Nere, con un pessimo lavoro ai box, hanno vanificato quella che sarebbe stata una quasi certa doppietta, gestendo in maniera poco lucida la situazione di corsa nel momento in cui è scattato il regime di Safety Car, causato dalla Williams di Aitken, rovinato contro le barriere danneggiando la sua ala posteriore.

A Russell viene montata un gomma media destinata a Bottas: i meccanici se ne accorgono nella sosta del finlandese, al quale vengono rimontate le gomme dure vecchie per non mescolare ulteriormente i due treni di gomme medie tra i piloti. George quindi il giro successivo torna ai box, viene equipaggiato con la gomme media ‘mancante’ e riparte in quinta posizione. Un caos che ha condizionato la gara dei due piloti della Mercedes, al punto che al povero inglesino viene ravvisata la presenza di una possibile foratura sullo pneumatico, con annesso ritorno al box.

Un harakiri però dai risvolti interessanti, ben al di là dell’ottavo e nono posto di Bottas e di Russell. Indubbiamente, dal punto di vista psicologico, si è evitata una situazione ancora più imbarazzante. Per come si stava sviluppando la corsa, il “sostituto” di Lewis Hamilton (fermo a causa del Covid-19) stava vincendo in scioltezza a bordo di una macchina che conosce poco, mentre chi ha più esperienza stava mangiando la polvere. Un “boicottaggio involontario” quello nei confronti di George, che si è visto togliere una vittoria che sembrava già sua, in favore poi del messicano della Racing Point Sergio Perez.

Il partito del “90% dei piloti vincerebbe con quella macchina” ne è un po’ uscito rafforzato sulla base delle prestazioni, ma non del risultato. Di fatto, il buon Valtteri oggi è stato autore di una prova molto negativa.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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