Formula 1
F1, George Russell e una pole sfiorata per un soffio. Ma in gara può giocarsela con Bottas per la vittoria
George Russell conquista la prima fila al termine delle qualifiche del Gran Premio di Sakhir, penultimo atto del Mondiale 2020. Il britannico, pilota designato per rimpiazzare il connazionale Lewis Hamilton, assente dopo esser risultato positivo al Coronavirus, ha completato la qualifica con un gap di 26 millesimi dal finnico Valtteri Bottas, autore della pole-position.
Russell ha confermato la sua velocità e non ha deluso le attese in una sessione tiratissima fino all’ultimo passaggio. L’inglese, regolarmente iscritto al Mondiale di F1 con la WIlliams, dovrà gestire la pressione nella giornata di domani in una competizione molto particolare. Per la prima volta in carriera George partirà dalla seconda casella dello schieramento. I tanti giri da percorrere saranno un’importante sfida per l’ex campione della FIA F3 che ha tutte le carte in regola per impensierire il compagno finlandese. Trovare un giusto ritmo è determinante per puntare al successo in un circuito in cui il tempo di percorrenza è inferiore al minuto.
I primi metri dovranno essere perfetti in una pista dove il sorpasso non è scontato. Dalla parte ‘sporca’ dello schieramento non sarà semplice per George attaccare Bottas e soprattutto difendersi dall’olandese Max Verstappen (Red Bull), terzo sulla griglia di partenza davanti al monegasco Charles Leclerc (Ferrari). Ricorderete l’ottimo spunto di quest’ultimo nella corsa di settimana scorsa, vinta da Lewis Hamilton. Il disegno cambia, ma i primi metri sono identici e la probabilità di rivedere un via identico sono alte. In un tracciato abrasivo anche la gestione gomme sarà una chiave in una corsa in cui il traffico potrebbe rivelarsi un problema ed incidere sul risultato finale.
Il problema per l’abituale teammate del canadese Nicholas Latifi può giungere dal desiderio di strafare. Il rischio di gettare al vento l’occasione della vita è dietro l’angolo in una competizione che, con le moltissime incognite presenti, non si deciderà alla prima insidiosa curva del Bahrain International Circuit.
[sc name=”banner-article”]
LA NOSTRA STORIA
OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: LaPresse