Formula 1

F1, Lewis Hamilton: “Mi sento bene, ho dovuto lavorare per riabituarmi alla macchina. È andata bene”

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È stato un inizio di weekend particolare per Lewis Hamilton. Il britannico, costretto a stare lontano dalla pista per la positività al Covid-19 nel penultimo round del Mondiale 2020 di F1 a Sakhir, è riuscito a rientrare in tempo per quest’ultima apparizione iridata ad Abu Dhabi, probabilmente sfruttando una deroga in termini di tempi rispetto ai tamponi da fare per entrare nel paddock e poter guidare.

Messa alle spalle la problematica Coronavirus, Lewis in questo day-1 a Yas Marina si è dedicato al lavoro di messa a punto della propria monoposto. Non è stato un lavoro facile per lui. Il britannico, infatti, ha dovuto riprendere un po’ il ritmo e settare la monoposto sulla base delle proprie esigenze, dopo che la macchina era stata un po’ modificata per consentire a George Russell (attuale pilota della Williams e sostituto di LH44 a Sakhir) di essere più a proprio agio.

Alla fine della fiera, il sette volte iridato ha concluso al secondo posto la sua giornata a 0″203 dal team-mate Valtteri Bottas e le sue sensazioni sono confortanti: “Sto bene, sono felice di essere qui. E’ stato bello tornare a girare, ho pensato prima di tutto a riprendere il ritmo, sembrava passato un secolo dall’ultima volta. Tutto quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto. Ho trovato una macchina un po’ cambiata e quindi abbiamo dovuto fare delle modifiche che potessero adattarsi al mio stile di guida. I ragazzi hanno lavorato alla grande e alla fine la messa a punto è stata buona, pur avendo perso tempo per un non corretto bilanciamento in frenata. Posso ritenermi soddisfatto, anche se si può fare meglio“, le parole di Hamilton al termine della FP2.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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