Formula 1
F1, Max Verstappen: “Sono stato frainteso, i piloti sanno cosa rischiano e se hanno dei dubbi è bene che smettano di correre”
L’olandese Max Verstappen è tornato sulle sue parole, pronunciate domenica scorsa in conferenza stampa, al termine del GP del Bahrain (terzultimo round del Mondiale 2020 di F1). L’orange in quella circostanza, alla domanda posta dal cronista dell’Associated Press sulla possibilità di scegliere se continuare o meno la gara, interrotta per l’incidente di Grosjean, aveva dichiarato: “Fossi il Team Principal lo caccerei a calci dal sedile. Se un pilota non volesse correre e io fossi il capo del team gli direi che non si siederà mai più nell’abitacolo“.
Una posizione criticata quella del tulipano, che ha voluto chiarire a distanza di alcuni giorni il significato delle sue considerazioni: “Le mie parole pronunciate domenica scorsa? Sono stato frainteso. Quello che stavo cercando di dire è che, come piloti, conosciamo i rischi quando saliamo in macchina; se qualcuno ha dei dubbi, dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di interrompere le corse. Non c’è niente di sbagliato in questo, ma noi facciamo parte di una squadra e si fidano di noi per fare il nostro lavoro, che è guidare la macchina. Se Romain non fosse uscito di lì, ovviamente le cose sarebbero andate molto diversamente domenica. Penso che negli anni ’60 e ’70 fosse molto più pericoloso e i piloti di quel tempo continuavano a scendere in pista perché sapevano che era il loro lavoro ed era quello che amavano fare, anche se sapevano che il rischio di perdere i loro amici era molto alto. La sicurezza di adesso è incredibile. Rispetto le decisioni di tutti, ma è così che mi sento. Nessuno vuole vedere un incidente come questo, ma l’unica cosa che conta adesso è che Romain stia bene“, le parole di Verstappen, riportate da Autosprint. Schietto e di certo non politicamente corretto Max, che si esprime in maniera forse fin troppo chiara e diretta per le abitudini del paddock.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse