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Formula 1

F1, Sebastian Vettel: “Essere licenziato il 12 maggio influisce su autostima e motivazione”

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Sebastian Vettel è pronto per una nuova avventura. Il tedesco, reduce dalla chiusura della sua storia con la Ferrari durata sei anni, correrà dal 2021 in F1 con l’Aston Martin, ovvero con la Racing Point di quest’annata. Una decisione dettata dalle circostanze e dalle scelte soprattutto della scuderia di Maranello di non dare continuità al rapporto.

Una presa di posizione non facile per Mattia Binotto, costretto a suo dire a far fronte a un momento difficile dal punto di vista economico e a guardare in una prospettiva a lungo termine. Pertanto, la pesantezza dell’ingaggio di Seb e anche l’idea di puntare su un pilota di grande talento come Charles Leclerc ha portato alla chiosa della storia tra il teutonico e il Cavallino Rampante.

Ecco che, intervistato da “Blick“, Vettel qualche sassolino se lo è tolto valutando la sua annata molto negativa e priva di acuti, con l’eccezione del GP di Turchia: “La pandemia ci ha sicuramente sconvolti, anche più della pessima stagione con la Ferrari. Quando guidi in una squadra da sei anni, ci sono sempre cose che vanno bene o male. Affrontiamo insieme la crisi, ma se vieni licenziato il 12 maggio, due mesi prima dell’inizio della stagione, ciò non può non influire su autostima e motivazione“, le parole di Seb, che ha aggiunto: “Questo tipo di preavviso è effettivamente sbagliato. Semplicemente non hanno rinnovato il mio contratto, da quel giorno i segnali per la nuova stagione sono stati diversi rispetto agli anni precedenti. Ma ancora più tristi sono le prestazioni che sono state così brutte quest’anno. Non avevamo un’auto competitiva“.

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Foto: Lapresse

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