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Ginnastica artistica, perché l’Italia non partecipa agli Europei femminili? La salute prima di tutto

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Dopo aver ospitato gli Europei 2020 di ginnastica artistica maschile, Mersin si appresta ad accogliere anche la versione femminile della rassegna continentale. Le ragazze saranno protagoniste in Turchia dal 17 al 20 dicembre, ma non ci nascondiamo più di tanto: sarà una competizione di Serie C (per non dire peggio), perché tutte le Nazioni più importanti hanno deciso di non presentarsi a questo appuntamento a causa dell’emergenza sanitaria. La pandemia ha convinto i Paesi di punta a restare a casa, in modo da salvaguardare la salute degli atleti in vista del prossimo anno che, speriamo, culminerà con le Olimpiadi di Tokyo.

L’Italia ha preso una chiara posizione, saggia ed estremamente condivisibile. Le azzurre non gareggeranno agli Europei: i viaggi all’estero sono sconsigliati in questo momento (soprattutto in alcune realtà) e la nostra Federginnastica, come aveva già fatto con gli uomini settimana scorsa, ha preferito garantire la massima sicurezza alle ragazze del DT Enrico Casella. La decisione del Bel Paese è tutt’altro che isolata, tutti i movimenti di riferimento mondiale non saranno in gioco in terra anatolica: Russia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Svizzera resteranno a casa. In sostanza soltanto Ucraina, Romania (ben lontana dai fasti di un tempo), Bulgaria, Ungheria e altre piccole realtà parteciperanno all’evento. Lo spettacolo sarà davvero scadente, affermare che saranno Europei di Serie C/D per le donne non è sbagliato: il livello agonistico sarà modesto, non degno di una kermesse di questo blasone.

L’Italia non potrà lottare per medaglie pesanti con le sue Fate. Le azzurre, capaci di conquistare il bronzo nella gara a squadre dei Mondiali 2019, sarebbero state tra le favorite della vigilia per salire sul podio. Alice D’Amato avrebbe dovuto difendere il terzo posto continentale alle parallele asimmetriche. Giorgia Villa, Asia D’Amato, Martina Maggio sarebbero state sicuramente protagoniste. La salute è però decisamente più importante dell’aspetto agonistico e questi gli Europei di bassa categoria passano in secondo piano. La stagione si conclude così senza eventi internazionali per l’Italia.

Foto LM-LPS/Filippo Tomasi

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