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Golf, Andy Sullivan in testa al Golf in Dubai Championship 2020 dopo 18 buche. Laporta e Scalise entrambi in top 10

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Si è appena  chiusa al Jumeirah Golf Estates (Emirati Arabi Uniti)  la prima giornata del Golf in Dubai Championship 2020. Il britannico Andy Sullivan ha distrutto il percorso di gioco, portandosi in testa grazie ad un giro in 61 colpi e dunque immediatamente ben undici sotto al par del torneo. Era stato previsto che le perfette condizioni di gioco e un campo non certo tra i più complicati del calendario avrebbero potuto regalare ai professionisti un’ottima chance di andare davvero bassi con i punteggi, ma probabilmente quanto accaduto ha superato ogni aspettativa a riguardo.

Cinque colpi guadagnati nelle front 9 e sei nelle back 9 senza eagle né bogey, una carta pulitissima e senza sbavature che ha permesso a Sullivan di stabilirsi davanti a tutti. Gli score sono stati molto bassi in generale, con ben undici giocatori in grado di far registrare un punteggio pari o minore di 65 (-7), e tra questi possiamo registrare anche sia Lorenzo Scalise che Francesco Laporta. I nostri due portacolori hanno iniziato al meglio l’evento, con due carte molto simili proprio da sette colpi sotto al par, che li ha catapultati nelle zone alte della leaderboard (precisamente in ottava piazza) e in ottima posizione per attaccare nel resto del weekend.

Alle spalle di Sullivan troviamo un terzetto di giocatori che ha girato questo primo round in -9, composto dai connazionali inglesi Ross Fisher e Matt Wallace e dal francese Antoine Rozner. Scendendo ancora di un gradino sul -8 abbiamo poi due scozzesi, Craig Howie e Marc Warren, insieme allo svedese Oscar Lengden.

Per quanto riguarda gli altri due azzurri presenti a Dubai, Renato Paratore è ventottesimo con il punteggio di -4 mentre Guido Migliozzi ha fatto più fatica, non riuscendo a rompere la barriera del par del campo e girando in 72 colpi (74esima posizione).

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: Federazione Italiana Golf

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