Golf
Golf, European Tour 2020: Patrick Reed da solo al comando del DP World Tour Championship di Dubai. Renato Paratore nelle retrovie
Sul percorso par 72 del Jumeirah Golf Estates di Dubai (Emirati Arabi Uniti) termina anche il secondo round dell’ultimo evento stagionale dell’European Tour. Al culmine del venerdì è Patrick Reed il leader del DP World Tour Championship (montepremi 8 milioni di dollari). L’americano, primo nella Race to Dubai, guida la classifica con lo score di -10 (134 colpi) grazie ad uno splendido round da -8 nel quale ha siglato 9 birdie ed è incappato solamente in un bogey. Alle spalle di Reed spazio ad una pattuglia inglese. Secondo posto momentaneo con -8 per Matthew Fitzpatrick, mentre in terza piazza a -7 troviamo Tyrrell Hatton e Laurie Canter.
Ancora Inghilterra in quinta posizione con il punteggio di -6 grazie alle buone prove di Tommy Fleetwood, primo inseguitore di Reed nella Race to Dubai, e Lee Westwood che condividono lo score con il finlandese Sami Valimaki e con il sudafricano Branden Grace. Top ten chiusa con -5 dallo spagnolo Adri Arnaus, dal tedesco Martin Kaymer e dall’inglese Danny Willett. Seconda giornata da dimenticare per il leader del giovedì Victor Perez. Il transalpino scivola in un controproducente +2 e cade in 14esima posizione con lo score di -3.
Non arriva infine l’atteso riscatto di Renato Paratore, unico golfista azzurro ad essersi qualificato per l’evento finale del Tour. Il 23enne romano termina la prova ancora sopra il par, stavolta di un sol colpo, restando inabissato al 53° posto. Troppo altalenante la sua prova, caratterizzata da 4 birdie e purtroppo ben 5 bogey.
Domani spazio al terzo round che ci fornirà maggiori dettagli su chi potrà essere il successore di Jon Rahm nell’albo d’oro e chi proverà dunque a chiudere questo tribolato 2020 in testa alla Rece to Dubai. Per ora tutto sorride a Patrick Reed, ma l’americano dovrà guardarsi le spalle dall’eventuale rientro di Fleetwood, Westwood e Perez.
LA NOSTRA STORIA
OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: LaPresse