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Golf: Lee Westwood vince la Race to Dubai dell’European Tour a 47 anni! A Matthew Fitzpatrick il DP World Tour Championship 2020

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Questo particolare 2020 si chiude in maniera forse ancor più incredibile, e per tanti versi anche romantica. Lee Westwood, che ha spento 47 candeline nello scorso aprile, con il secondo posto nel DP World Tour Championship 2020 si laurea per la terza volta vincitore della Race to Dubai. Il nativo di Worksop, ex numero 1 del mondo, alza ancora al cielo il trofeo intitolato a Harry Vardon dopo che l’aveva vinto per la prima volta vent’anni fa, quando ancora esisteva l’Ordine di Merito, e poi ancora nel 2009, che è stato proprio l’anno in cui la Race to Dubai è stata introdotta.

Il successo nel torneo va a un altro inglese, Matthew Fitzpatrick, che per la seconda volta riesce a mettere le mani sull’evento finale dell’European Tour. A consentirgli di vincere il -4 di giornata con qualche brivido finale, dato dal bogey alla buca 17 e dalla risalita di Westwood, che dopo essere a sua volta incappato in un bogey poco prima, alla 14, aveva piazzato due birdie alla 16 e alla 18. Per lui ora c’è il numero 16 del mondo, mentre Westwood sarà numero 36.

Dietro al -15 del vincitore e al -14 del secondo (anch’egli con 68 colpi sulla carta oggi) Patrick Reed butta via la chance di vincere la Race to Dubai con molta irregolarità nelle seconde nove buche, in cui a fronte di tre birdie frana su tre bogey. Ad accompagnarlo sul podio, a -13, c’è il norvegese Viktor Hovland, un’assoluta conferma ai più alti livelli.

Quinta posizione per il finlandese Sami Välimaki, che si accompagna all’inglese Laurie Canter, co-leader nella giornata di ieri, a -12; settimo posto, invece, per il francese Victor Perez (-10), proprio davanti all’altro inglese Tyrrell Hatton e al sudafricano Branden Grace (entrambi a -9). Decimi a -7, invece, gli ulteriori uomini della terra d’Albione Tommy Fleetwood e Andy Sullivan, insieme allo spagnolo Adri Arnaus (calato con un giro in 75) e all’americano vincitore del PGA Championship Collin Morikawa.

L’avventura di Renato Paratore allo Jumeirah Golf Estates si chiude con il 60° posto a +5, con un ultimo giro in 75 colpi, 3 sopra il par. Per il romano si tratta comunque di una (poco più che mezza) stagione più che positiva, con la chance di giocare, e bene, lo US Open.

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Foto: LaPresse

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