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Malattia Gattuso ad un occhio: ecco di cosa si tratta. “Supereró anche questa”

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Gennaro Gattuso è un uomo forte, uno di quelli che non ha mai lasciato nulla sul campo, lottando ad ogni contrasto. Lo stesso spirito lo ha messo in panchina nelle sue tante avventure ed in particolare con Milan ed ora Napoli, ma soprattutto lo sta dimostrando nell’affrontare la malattia che lo sta debilitando in queste ultime settimane. Gattuso ne parla in maniera schietta, mai banale, non nasconde le sue difficoltà, ma lo fa proteggendo la sua squadra, come un vero condottiero.

Ieri ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio del suo Napoli contro il Torino, il tecnico calabrese ha spiegato le sue condizioni, parlando della sua malattia: “Io soffro di una malattia autoimmune, la miastenia. Ho questa malattia da 10 anni, questa è la terza volta che mi ha colpito e stavolta mi ha colpito forte, ma tranquilli perché l’occhio tornerà al suo posto e sarò più bello, speriamo, il più presto possibile. Adesso non sono bello da vedere, ma passerà pure questa”

Ma cosa è la miastenia? E’ una malattia autoimmune che prevede che tutti i muscoli volontari si indeboliscano in maniera rapida. Nel caso Gattuso ha la miastenia oculare, che è una forma di miastenia limitata ai muscoli degli occhi e delle palpebre e che ha come sintomi la diplopia (o visione doppia) e ptosi (palpebra cadente).

Gattuso ha voluto anche lanciare un messaggio importante: “Voglio dirlo a tutti i ragazzini che hanno paura quando hanno un qualcosa di strano e non si vedono bene allo specchio: la vita è bella e bisogna affrontarla senza paura, senza nascondersi. I ragazzi mi sono stati tanto vicino, anche se lo nascondevo negli ultimi giorni facevo tanta fatica. Vedere doppio 24 ore al giorno non è facile, solo un pazzo come me può stare in piedi. E non mi piace vedere la gente che si emoziona a vedermi in questo modo, ma va accettato perché nella vita c’è di peggio, e io ho la fortuna di fare quello che mi piace nella vita”

Il tecnico del Napoli ha poi ironizzato, concedendosi anche un sorriso: “E comunque sono vivo! Perché ho sentito voci in giro che dicevano che ho un mese di vita, ma tranquilli che non muoio”.

 

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Foto: Lapresse

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