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Marta Bassino al bivio Courchevel: due gare per provare a entrare in lizza per la Coppa di gigante

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Sussistono pochi dubbi sul fatto che Marta Bassino, 24 anni, vincitrice del primo gigante stagionale a Soelden, lo scorso 17 ottobre, possa lottare per la Coppa di specialità tra le porte larghe. Il che non significa vincerla, ma essere tra le protagoniste fino alla fine.

La svolta della sua carriera è stata completata lo scorso anno, sia con il primo successo in carriera a Killngton, sia che la successiva costanza d rendimento, in tutte le specialità velocità in primis. Ma il vero potenziale resta da scoprire, anche se la stagione in corso è iniziata al meglio per la cuneese, vincente sul Rettenbach, protagonista a Levi pur con pochi punti raccolti (in slalom, ma se facesse i passaggi di una Holdener in questa specialità…), sempre costante nel parallelo di Lech.

Adesso torna la sua specialità preferita, a Courchevel, dove lo scorso anno fu 7a nel giorno del trionfo di Federica Brignone, e non ci stupiremmo nemmeno di trovare Marta sul podio in entrambe le gare, sabato e domenica. Nelle ultime sei apparizioni tra le porte larghe, in Coppa del Mondo, Bassino non è mai uscita dalle prime 10, con il contorno di due vittorie e un secondo posto (a Lienz), ma l’impressione è che dopo Soelden abbia fatto un ulteriore salto di qualità a livello di sicurezza e fiducia in sé stessa. La pista Stade Emile Allais di Courchevel ricorda un po’ Lienz, con un pendenza costante, pur mai eccessiva, dossi, contropendenze, diversi cambi e un continua dinamicità d’azione.

Marta attualmente è terza in classifica generale, con 158 punti, e l’obiettivo è sicuramente quello di fare meglio della scorsa stagione (quando chiuse quinta, con 817 p.ti, ma diverse gare non disputate) e salire sul podio finale, possibilmente con un’altra italiana, impresa mai capitata in passato. C’è un altro record da inseguire: l’Italia ha vinto il primo gigante stagionale, proprio con Marta, e in due occasioni del passato, anche se sempre con una sola atleta (Deborah Compagnoni, stagione 1997-1998; Denise Karbon, stagione 2007-2008, curiosamente 10 anni dopo) è riuscita a conquistare i primi quattro giganti dell’annata. A Courchevel capiremo meglio se l’impresa è davvero fattibile anche per questa Nazionale femminile. Con Marta Bassino e Federica Brignone leader assolute.

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Foto: LaPresse

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